Festival di Venezia, Luca Marinelli: “Dedico la vittoria ai migranti”

Luca Marinelli è stato pesantemente criticato dal Codacons per il suo discorso pro migranti, ma l'associazione non conosce il regolamento del Festival

Luca Marinelli è finito nel mirino del Codacons per il discorso pronunciato al momento di ritirare la Coppa Volpi come miglior attore protagonista durante quest’ultimo Festival di Venezia. L’attore romano, premiato per la sua interpretazione nel film Martin Eden, è stato accusato di aver politicizzato il proprio premio e, inoltre, di non meritare affatto il riconoscimento della giuria. Il comunicato stampa del Codacons ha suscitato molti dubbi sulla legittimità della protesta: ecco come sono andate le cose.

Luca Marinelli: “Viva l’umanità”

Nel suo discorso di ringraziamento, Luca Marinelli non ha voluto sprecare l’opportunità di dire due parole sull’odierna, drammatica situazione dei migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo.

L’attore ha vestito i panni di Martin Eden, un personaggio uscito dalla penna del romanziere Jack London. Martin Eden è, nella definizione che ha voluto darne Marinelli, “un marinaio che cerca la verità”. Proprio a causa di un lavoro così profondo su un personaggio legato al mare e alle sue storie, l’attore non ha potuto rimanere indifferente alle notizie che si sono susseguite negli ultimi mesi e ha deciso di esprimere i suoi sentimenti proprio al momento di ricevere il premio:

Ho questo premio tra le mani anche grazie a un uomo di nome Jack London che ha creato questo personaggio meraviglioso, un marinaio che cercava la verità. Per questo vorrei dedicare questo premio a tutte le persone splendide che sono in mare a salvare altri esseri umani che fuggono da situazioni inimmaginabili. E grazie anche per evitarci di fare una figura pessima con noi stessi e con il prossimo. Viva l’umanità e viva l’amore.

La strana protesta del Codacons

Appena dopo la conclusione del festival il Codacons, associazione per la tutela dei diritti dei consumatori e dell’ambiente, ha reso nota la propria volontà di scrivere una lettera ufficiale a Joaquin Phoenix al fine di comunicargli tutto il sostegno “di tutti i veri italiani appassionati di cinema”. Secondo l’associazione, infatti, la consegna della Coppa Volpi a Luca Marinelli “rappresenta una delle pagine più imbarazzanti della storia del cinema italiano”.

Inoltre, sembra che il Codacons non abbia tollerato affatto il tema del discorso di ringraziamento dell’attore, colpevole secondo l’associazione di “essersi abbandonato a un pistolotto politico sulla questione dei migranti”.

Il Codacons ignora il regolamento del Festival di Venezia

Nella foga di sbandierare la propria preferenza nei confronti di Jaquin Phoenix e della sua magistrale interpretazione, il Codacons commette alcuni errori madornali.

Innanzitutto, l’associazione che si assume il dovere di rappresentare “i veri italiani appassionati di cinema” non è stata in grado di scrivere correttamente il nome del film di cui Phoenix è stato protagonista. Nel comunicato stampa del Codacons si legge infatti “Jocker”, con una C di troppo.

In secondo luogo, la protesta del Codacons non tiene in considerazione il regolamento del Festival di Venezia, in base al quale non è possibile conferire la Coppa Volpi a un attore che abbia recitato in un film che abbia già ricevuto altri riconoscimenti.

Infine, anche l’attrice Ariane Ascaride (francese ma discendente da immigrati italiani) ha vinto la coppa Volpi e ha pronunciato un discorso a favore dei migranti. Nonostante questo l’attrice non è stata minimamente criticata dal Codacons, come se l’associazione avesse deciso di tenere nel proprio mirino esclusivamente Marinelli.

Scritto da Olga Luce

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