Ennio Morricone, il necrologio: “Funerale privato, non voglio disturbare”

Prima di morire, Ennio Morricone aveva già scritto il suo necrologio: le parole del grande compositore.

L’avvocato Giorgio Assumma, grande amico di famiglia, ha letto un testo che Ennio Morricone ha scritto prima delle morte. Il grande compositore ha voluto congedarsi da amici e familiari con la grande discrezione che da sempre l’ha contraddistinto. Ha scritto un necrologio in cui spiega il motivo per cui ha deciso di “salutare tutti così”.

Ennio Morricone: il necrologio

La notte del 6 luglio 2020, alle ore 2.20 circa, è morto il grande Ennio Morricone. Ricoverato al Campus Biomedico di Roma in seguito ad una caduta, il compositore è scomparso per complicazioni post operatorie. Il legale Giorgio Assumma, grande amico di famiglia, ha diffuso un testo che lo stesso Ennio aveva scritto pensando al giorno della sua morte. Il necrologio è tenero e commovente. Ai giornalisti appostati fuori dal Campus Biomedico, l’avvocato ha annunciato:

“Io Ennio Morricone sono morto. Lo annuncio così, a tutti gli amici che mi sono stati vicini ed anche a quelli un po’ lontani, che saluto Con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare. Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno intenso e profondo ai miei figli, Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, mia nuora Monica e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca”.

Il messaggio d’addio di Ennio è stato ritrovato dalla sua famiglia e reso pubblico per volontà del compositore. Il saluto più commovente, nonché l’ultimo è quello per l’adorata moglie Maria. Morricone ha scritto:

“A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio“.

La camera ardente, al piano -2 del Campus Biomedico, è inaccessibile. Non ci sono folle di fan o semplici curiosi, gesto di massimo rispetto per il grande Morricone.

Scritto da Paola Barletta

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