Chi era E.T.A. Hoffman: storia dell’esponente del romanticismo tedesco

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Considerato un vero e proprio esempio di Romanticismo tedesco, E.T.A.

Hoffman è stato un artista completo. Da una laurea in legge alla realizzazioe di cantici, dipinti e numerosi romanzi di successo. 

Chi era E.T.A. Hoffman

Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, semplicemente noto come E. T. A. Hoffmann, sepolto a Berlino il 25 giugno 1822, è stato un esponente del Romanticismo tedesco. Cresce in una famiglia luterana composta dal padre pastore e avvocato, la madre e i due fratelli. A prendersi cura della sua educazione sono anche la nonna e gli zii che lo ispirerano nella realizzazione di alcuni personaggi delle sue opere.

Si forma presso una scuola luterana dove si dedica ai classici, allo studio della musica e alla stesura di poesie. Dimostra di avere particolari doti artistiche, ma segue le orme dello zio iscrivendosi nel 1792 all’Università di Konisberg per studiare diritto. In questi anni per distrarsi si diletta nella lettura di Voltaire, Rousseau e Goethe e suona pezzi di Mozart e Bach. 

Giovinezza di E.T.A. Hoffman

Una volta conseguita la laurea in legge, il consigliere reale lo prende sotto la sua ala come aiutante.

Successivamente si trasferisce in Slesia dove lavora per alcuni anni come uditore e qui inizia a frequentare gli artisti locali, preferendoli ai borghesi della città. Abbandona Glogau solo grazie allo zio che affiancherà negli anni successivi a Berlino, città in cui ha modo di coltivare sempre di più la sua arte.

Per il momento non è pronto a dedicarsi interamente alla sua passione, così si iscrive all’esame di assessore superandolo con grande successo.

Una volta trasferitosi a Poznan si susseguono una serie di eventi considerati impertinenti che lo portano a doversi trasferire in un centro minore. Iniziano per lui anni pieni di tristezza e noia che lo portano a domandarsi se abbia senso continuare con il percorso in magistratura. 

E.T.A. Hoffman e le diverse passioni artistiche

Inizia dunque a riflettere provando a decidere a quelle delle sue numerosi passioni artistiche dedicarsi.

Si trasferisce a Varsavia riconoscendo lo stesso fermento culturale di Berlino e qui si dedica al teatro, alla musica e alla pittura, ma anche questa città inizia a sembrargli noiosa e così torna nella capitale tedesca.

Nel frattempo la città è occupata dall’armata napoleonica mettendolo in grandi difficoltà economiche. Qui si dedica alla composizione di cantici, proseguendo una volta trasferito a Bamberga dove riesce a trovare maggiore stabilità. Vuole conciliare la sua passione per la musica con la letteratura, iniziando a lavorare come critico musicale.

Questo ruolo gli consente di approndire la passione per la scrittura, allenando il suo stile.

In questo periodo della sua vita è compositore, direttore d’orchestra, scenografo e decoratore diventando una figura di riferimento nella realizzazione di spettacoli. Presto però sarà la scrittura a diventare centrale nella sua vita e Hoffman si farà conoscere come scrittore di successo fino ai suoi 46 anni, età in cui muore per tabe dorsale.