Donne nello sport: le conquiste e i traguardi femminili del 2020

Le donne nel 2020 hanno iniziato a conquistare ruoli di spicco nello sport e alcuni nomi si prospettano già come promesse femminili del 2021.

Le donne nel 2020 sono state protagoniste di molte vicende di cronaca. A volte per essere vittime di atti di violenza o discriminazione, ma altre volte per essersi guadagnate ruoli di grande responsabilità, fino a quel momento a prerogativa maschile. Un mondo che da sempre ha componenti a maggioranza uomini è quello dello sport ma nel 2020 ha dimostrato anch’esso significative aperture che fanno ben sperare. Un esempio è l’arbitro di Champions League Stephanie Frappart.

Donne nello sport 2020

Non c’è nulla che le donne non possano fare e quest’anno lo abbiamo visto in molti casi e in diverse situazioni. La classifica delle donne più cercate su Google 2020 dimostra come si siano distinte personalità femminili eccezionali, da Kamala Harris a Rula Jebreal senza dimenticare Silvia Romano per rimanere entro i nostri confini nazionali. Dalla politica alla solidarietà, l’empowerment femminile ha dato i suoi frutti portando le donne a ricoprire ruoli di spicco da sempre presieduti da uomini e più volte abbiamo letto titoli che ne sottolineavano il primato. Lo sport, dal canto suo, è tradizionalmente un settore maschile ma nel 2020 si è aperto a molti ingressi femminili che fanno ben sperare per il futuro.

Tra le “prime volte” femminili nello sport c’è sicuramente Stephanie Frappart, la dimostrazione che anche l’arbitraggio può essere condotto egregiamente dalle donne. Nel 2014 raggiunge il primo traguardo come prima donna ad arbitrare nella seconda categoria transalpina, nel 2019 è la prima donna ad arbitrare una partita in League 1 ma è il 2 dicembre 2020 che entra nella storia del calcio arbitrando un match di UEFA, la partita Juventus-Dinamo Kiev. In Italia la serie A non ha arbitri donna ma alcune professioniste come Maria Sole Ferrieri Caputi, Maria Marotta, Valentina Finzi e Stefania Menicucci sono destinate a rappresentare la “prima volta” dell’arbitraggio femminile anche in partite di alto livello.

Tra le cariche femminili dello sport italiano si annoverano Patrizia Panico, unica donna nello staff delle sette nazionali maschili di calcio, vice allenatrice dell’Under 21 maschile e allenatrice dell’Under 15 e Sara Gama, già leader della Nazionale e della Juventus e la prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente dell’Assocalciatori. Nel 2021 anche il Coni potrebbe avere una donna al vertice, con Antonella Bellutti candidata alla presidenza. La Bellutti è un ex ciclista oro olimpico e preparatrice atletica attualmente membro della Giunta nazionale del Coni e componente della Commissione per le Pari Opportunità nello sport e della Commissione ministeriale antidoping. Nell’annunciare la sua candidatura alla presidenza ha dichiarato: “Non è facile sfidare un sistema di potere consolidato e così maschile. Ma è anche un modo per esprimere la gratitudine verso tutto ciò che lo sport mi ha dato”. Sarebbe la prima donna ai vertici del Comitato Olimpico dopo più di 100 anni di storia.

Scritto da Evelyn Novello

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