Dopo il successo alla Mostra del cinema di Berlino dove Cesare deve morire era valso ai due registi italiani l’Orso d’oro, Paolo e Vittorio Taviani hanno portato a casa cinque David di Donatello (i più importanti), riconoscimenti assegnati dall’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano.
Dopo aver ricevuto, due anni fa, il David alla carriera, i Taviani hanno portato a casa i premi per la miglior regia, il miglior film, il miglior montaggio, il miglior produttore e il miglior fonico di presa diretta.
Anche Paolo Sorrentino, con l’ “americano” This must be the place, ha vinto cinque statuette: miglior sceneggiatura, miglior direttore della fotografia, miglior musicista, miglior canzone originale e miglior truccatore.
Migliore attore, invece, è il pontefice Michel Piccoli di Habemus Papam di Nanni Moretti (film che porta a casa anche il premio per la migliore scenografia e i migliori costumi).
Migliore attrice protagonista Zhao Tao per Io sono Li di Andrea Segre.
Il super favorito Romanzo di una strage, che si era aggiudicato ben 16 candidature, guadagna solo due statuette: quelle per il miglior attore non protagonista, Pierfrancesco Favino, e per la migliore attrice non protagonista Michela Cescon (i coniugi Pinelli del film).
A mani vuote restano Emanuele Crialese che correva con Terraferma e Ferzen Ozpetek con Magnifica presenza.
Ecco l’elenco dei vincitori:
Miglior film: Cesare deve morire, Paolo e Vittorio Taviani
Miglior regista: Paolo e Vittorio Taviani, Cesare deve morire
Miglior attore protagonista: Michel Piccoli, Habemus Papam
Miglior attrice protagonista: Zhao Thao, Io sono Li
Miglior attore non protagonista: Pierfrancesco Favino, Romanzo di una strage
Miglior attrice non protagonista: Michela Cescon, Romanzo di una strage
Miglior direttore della fotografia: Luca Bigazzi, This Must Be The Place
Miglior montatore: Cesare Perpignani, Cesare deve morire
Miglior sceneggiatura: Paolo Sorrentino e Umberto Contarello, This Must Be The Place
Miglior regista esordiente: Francesco Bruni, Scialla!
Miglior produttore: Grazia Volpi di Kaos Cinematografica per Cesare deve morire
Miglior canzone originale: “If it falls, it falls” di This Must Be the Place
Miglior truccatore: Luisa Abel, This must be the place
Miglior acconciatore: Kim Santantonio, This must be the place
Miglior documentario: Stefano Savona con Tahirir Liberation Square
Miglior film dell’Unione Europea: Quasi amici di Olivier Nakache & Eric Toledano
Miglior film straniero: A separation, di Asghar Farhadi
Migliore scenografo: Paola Bizzarri, Habemus Papam
Migliore costumista: Lina Nerli Taviani, Habemus Papam
David Speciale alla Carriera: Liliana Cavani
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