Coronavirus: vademecum Comitato Scientifico per evitare il contagio

Il Comitato Scientifico e Conte hanno deciso che tutta l'Italia deve rispettare un vademecum per evitare la diffusione del Coronavirus.

L’emergenza legata al nuovo Coronavirus ha raggiunto quello che speriamo sia il picco. Il Comitato Scientifico, in accordo con il premier Giuseppe Conte, ha diffuso un vademecum da seguire in tutta Italia per cercare di limitare al massimo il contagio. Per un po’, gli italiani dovranno modificare la propria vita.

Coronavirus: vademecum Comitato Scientifico

Il premier Giuseppe Conte ha riuniuto un Comitato Scientifico per studiare al meglio la strategia da attuare per evitare che il nuovo Coronavirus continui ad espandersi in tutta Italia. Gli ultimi dati diffusi dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli sono chiari: c’è un aumento sia dei casi di contagio che delle vittime dell’epidemia.

Nel corso dell’ultima conferenza stampa, il capo della protezione civile ha fatto sapere che, ad oggi, i morti sono 79 e il totale delle persone positive sono 2.263, di cui l’88 per cento situati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Mille persone sono in isolamento, 1.034 ricoverate con sintomi, il 10 per cento è ricoverato in terapia intensiva. I tamponi effettuati sono 25.856 con un incremento del 10 per cento rispetto a ieri. Il numero degli esami positivi è di 778.

Con questi dati alla mano, Conte e il Comitato Scientifico hanno deciso: chiusura di tutte le scuole e università italiane, stop alle manifestazioni, smart work per quanti possono e alcune regole che il popolo italiano deve rispettare. Un vero e proprio vademecum che riguarda la vita di tutti, grandi e piccini. Nelle prossime ore verrà diffusa la versione ufficiale del Ministero della Salute, ma sappiamo già quali saranno le principali norme da tenere bene a mente.

Distanza di sicurezza di due metri

Il Comitato Scientifico raccomanda a tutti, soprattutto negli ambienti chiusi, di mantenere una distanza di due metri: è fondamentale osservarla per mettersi al riparo dalle goccioline con le quali si propaga il nuovo Coronavirus.

Niente saluti affettuosi

Tutte le persone, grandi e piccine, devono evitare baci, abbracci e strette di mano. Questi gesti, anche se ci sembrano banali, possono favorire il contagio in modo considerevole.

Stop alle manifestazioni

Anche se la stragrande maggioranza degli appuntamenti pubblici e degli eventi programmati sono già stati annullati o rinviati, il Comitato Scientifico propone di fermare per 30 giorni ogni tipo di manifestazione, anche sportiva, che non consenta di osservare la distanza di sicurezza richiesta.

Persone anziane a casa

In Lombardia è stato chiesto agli over 65 di rimanere in casa, ma la raccomandazione secondo il Comitato Scientifico deve essere estesa a tutte le persone dai 75 anni in su o dai 65 se si hanno altre patologie croniche. È necessario uscire il meno possibile, sia per la vulnerabilità connessa all’età o ad altre patologie sia perché i dati epidemiologici hanno rilevato che il Coronavirus colpisce soprattutto quanti hanno dai 70 anni in su.

Con la febbre non si esce

Regola che può apparire banale, ma che vale la pena ribadire: con la febbre non si esce. Anche se non si è mai stati nelle zone rosse e non ci sono stati contatti con quanti sono risultati positivi al Covid19, la raccomandazione è quella di rimanere a casa anche se si ha una banale influenza.

Starnuti e tosse nel fazzoletto

Chi starnutisce o tossisce deve utilizzare sempre un fazzoletto di carta, da buttare immediatamente in un contenitore chiuso o, se ne è sprovvisto, tossire o starnutire nella piega del gomito. Dopo aver starnutito o tossito è opportuno lavare le mani con acqua e sapone o con gel igenizzante.

Scritto da Fabrizia Volponi

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