Coronavirus, Tom Hanks: “Mia moglie Rita è stata molto peggio di me”

Tom Hanks e la moglie Rita Wilson hanno contratto il Coronavirus. Come stanno?

Tom Hanks ha vissuto il Coronavirus sulla sua pelle e, per la prima volta, ha parlato di come lui e sua moglie Rita Wilson hanno affrontato la malattia. L’attore ha ammesso che la sua dolce metà ha sofferto molto più di lui, arrivando perfino a perdere sia il gusto che l’olfatto.

Coronavirus: il racconto di Tom Hanks

Tom Hanks è stato uno dei primi attori a confessare di aver contratto il Coronavirus. Lui e sua moglie Rita Wilson si sono ammalati mentre erano in Australia per le riprese dell’ultimo film di Baz Lurhamn ispirato alla vita di Elvis Presley. I due erano convinti che si trattasse di una banale influenza, ma quando sono stati costretti al ricovero hanno ricevuto l’amara sentenza: entrambi positivi al Covid19. Tom e Rita hanno trascorso la quarantena in Australia e dopo 15 giorni hanno potuto fare ritorno a Los Angeles. Hanks, intervistato nel corso del programma radio “The National Defense Radio Show”, ha parlato per la prima volta di come lui e sua moglie hanno vissuto le ultime settimane. L’attore ha raccontato:

“Rita ha attraversato un periodo molto più duro di quanto sia accaduto a me. Ha avuto la febbre più alta, ha perso il senso del gusto e dell’olfatto. Ha faticato a mangiare per circa tre settimane… Dolori, fatica, nausea… Si trascinava già dal letto per andare al bagno”.

Mentre Hanks ha avuto sintomi più leggeri, la Wilson ha vissuto dei momenti davvero delicati.

Come stanno oggi?

Tom e Rita, dopo 15 giorni di quarantena in Australia, sono riusciti a tornare a Los Angeles. Pian piano stanno recuperando le forze e tra un po’ potranno dire di aver definitivamente sconfitto il Coronavirus. Hanks ha ribadito che, all’inizio, sia lui che sua moglie erano convinti che si trattasse di una banale influenza. Si è reso conto che qualcosa non andava quando ha provato a fare stretching e non è riuscito nel suo intento. Fortunatamente, oggi, i coniugi sono in via di guarigione ma hanno consigliato a tutti di non sottovalutare l’aggressività del Covid19.

Scritto da Fabrizia Volponi

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