Come parlare di mestruazioni: perchè non dovremmo nemmeno chiedercelo

Tag: donne
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Mentre in alcuni paesi del mondo si distribuiscono assorbenti gratis, noi ci chiediamo come parlare di mestruazioni.

Ancora oggi affrontare tematiche come questa crea enorme imbarazzo, soprattutto tra le ragazze più giovani. Come risolvere quindi questo enorme problema?

Come parlare di mestruazioni: conoscere

Era già emerso con la campagna mestruale di Nuvenia che sangue e assorbenti non vengono accolti con grande entusiasmo. Dovrebbe però essere una cosa normale e non impressionare molto più di un’emorragia qualsiasi. Anche se, con una lunga storia che stigmatizza il corpo, e quindi i liquidi, non ci si può aspettare un cambio radicale.

Per anni si è creduto che il ciclo mestruale rendesse le donne possibili oggetti di studio psichiatrico e questo ha alimentato uno stigma di cui oggi ci si libera a fatica.

Quante volte infatti come argomento per controbattere si usa la frase “hai per caso il ciclo?”. Le volte in cui il ciclo non si associa alla rabbia, poi, non lo si considera proprio. Ancora oggi viviamo credendo che gli assorbenti siano correttamente tassati come beni di lusso, come se avere il ciclo fosse una scelta.

Normalizzare e rendere il ciclo un argomento per tutti

Per riuscire ad abbattere questo enorme stigma nei confronti di un processo naturale occorre iniziare ad educare tutti alla conoscenza del proprio corpo.

Perché una ragazza non nasconda gli assorbenti sotto la maglia mentre si dirige verso il bagno serve che questo atto risulti naturale anche per il genere maschile.

L’educazione alla sessualità deve iniziare in età infantile e preparare alla consapevolezza.

Questo sicuramente è un passo fondamentale per far sentire le bambine meno a disagio e prepara i bambini a non scandalizzarsi davanti ad una pubblicità che mostra sangue mestruale. Per non parlare poi della possibilità di unire le forze e combattere insieme per riuscire ad ottenere assorbenti gratuiti, sapendo che oggi è un grande problema economico per alcune famiglie.

Interessarsi al proprio corpo e prendersene cura

Trattare con normalità questo argomento implica automaticamente un’informazione più libera e accurata.

Molte ragazze, infatti, hanno vergogna a fare domande sul proprio ciclo e questo a volte le può addirittura mettere in pericolo. Controllarsi è fondamentale, e colore e consistenza delle proprie perdite è utile a capire il proprio stato di salute.

Inoltre sono sempre diffuse malattie o difficoltà fisiche legate al ciclo mestruale spesso non diagnosticate. Parlare di ciclo significa parlare di endometriosi, disturbi alimentari, menopausa, verginità e altri infiniti argomenti che non devono essere dimenticati per via di uno stigma sociale.