A scorrere i palinsesti di questa sera, Vigilia di Natale, la festa più importante della nostra religione ufficiale (va beh, formalmente non lo è ma in sostanza sappiamo tutti come stanno le cose), si sente una bella aria di libertà e pluralismo, quella tipica di ogni democrazia che si rispetti. Su Rai uno, prima della Santa Messa celebrata dal papa, c'è il solito giochino dove si regalano vagonate di soldi a chi apre dei pacchi numerati. Sugli altri canali pubblici due classici delle feste: un concerto e il circo.
Mediaset invece, che si può permettere di essere meno istituzionale, diciamo così, si lancia con una puntata extra del Grande fratello, che immaginiamo piena di sorprese e scene strappalacrime tra reclusi della casa e parenti fuori. Su Rete 4, dalle 23.30, il capolavoro assoluto di Federico Fellini, l'immenso Amarcord, che ogni tanto potrebbero programmare anche in giorni meno impossibili. Su Italia uno quello che ormai è diventato un classico natalizio di Hollywood, Una poltrona per due, con Eddie Murphy e Dan Aykroyd.
Poi tra digitale e satellite non c'è che l'imbarazzo della scelta: si può passare la vigilia con i poliziotti della scientifica di CSI, con Oliver Twist, con i vampiri di Blade II, con il poker o il wrestling. Volendo, uno si può anche acquistare un film porno sulla pay tv o, massimo della trasgressione e dell'anticonformismo, affittarsi in dvd Sapore di mare o qualche altro film ambientato in estate e al mare (chissà che qualche rete non ci abbia pensato).
Ecco, al di là della qualità della programmazione, vivere in uno stato libero significa pure questo: fare e vedere quello che si preferisce anche nella notte più santa della religione più importante e influente del Paese. Ovviamente, l'augurio a tutti i lettori è quello di poter trascorrere una vigilia serena e felice con i propri cari e con la tv rigorosamente spenta. Alla prossima.
