Mattel lancia sul mercato la Barbie con disabilità

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Barbie, la baby doll che ha accompagnato generazioni e generazioni di bambini, si appresta a festeggiare i 60 anni dalla sua nascita e, per l’occasione, Mattel ha deciso di lanciare sul mercato una serie di nuove Barbie con disabilità.

Come verrà accolta la novità? L’azienda che da sempre le produce crede che sia un passo necessario da fare per essere realmente al passo con i tempi e promuovere l’inclusione.

I primi 60 anni di Barbie

Barbie compie 60 anni. Detta così può sembrare una barzelletta, visto che la baby doll più amata di tutti i tempi è sempre bellissima, perfetta, senza rughe e senza neanche un minimo accenno ad una smagliatura.

Era il 9 marzo 1959 quando la Mattel lancia sul mercato una bambola fashion, facendo impazzire milioni di bambini, soprattutto quelli che non potevano permettersi un acquisto del genere e che aspettavano Natale o il compleanno per vedere realizzato il proprio desiderio. Il suo vero nome è Barbara Millicent Roberts ed è nata a Willow, nel Wisconsin. Barbie è stata e rimane la bambola più venduta al mondo e il prodotto di punta della Mattel.

Quella più venduta è stata la Totally Hair Barbie, uscita nel 1992, con capelli lunghi fino ai piedi e con la possibilità di farle le acconciature più disparate. Come se non bastasse, Barbie è stato anche il primo giocattolo ad avere una buona strategia di mercato alle spalle, basata soprattutto sulla pubblicità televisiva. Per molti anni, gli spot della fashion baby doll sono stati accompagnati dalla melodia di Georgy Girl, hit del gruppo musicale The Seekers.

Ad oggi, si stima che siano state vendute oltre un miliardo di Barbie in almeno 150 nazioni, tanto che la Mattel ha dichiarato che ne vengono vendute tre al secondo. Nessun altra casa di produzione di giocattoli ha ottenuto un simile risultato e proprio per festeggiare questo importante traguardo, i ‘genitori’ di Barbie hanno pensato di adeguarsi ai tempi e di produrne una serie molto particolare.

La nuova Barbie con disabilità

Dal 1959 ad oggi sono cambiate molte cose e la Mattel ha pensato che per festeggiare i primi 60 anni della sua adorata Barbie, ci siano alcuni cambiamenti da apportare. Stravolgere la bambola di plastica è fuori discussione, per cui i vertici dell’azienda hanno pensato di lanciare una serie di bambole con disabilità. Una scelta che punta all’inclusività e che vuole mostrare ai bambini che anche su sedia a rotelle o con le protesi agli arti si può essere perfetti.

Barbie infatti, con la sua ‘life in plastic’, è la fashion doll che da sempre insegna ai bambini che è possibile essere ciò che si vuole, dall’ingegnere robotico all’astronauta. Queste nuove Barbie saranno in vendita a partire da giugno e tra loro, oltre che alle “curvy doll”, vedremo corpi meno perfetti e dalle diverse carnagioni e colori di capelli, ma anche una fashion doll su sedia a rotelle e una con protesi alla gamba.

Con questa nuova collezione, la Mattel vuole cercare di eliminare dall’infanzia ogni forma di pregiudizio. Curt Decker, il direttore esecutivo dell’americano National Disability Rights Network, ha affermato: “Un’icona del calibro di Barbie può palesare che ci sono diversi tipi di persone che possono essere attraenti e dare ispirazione per giocattoli con cui i bambini vogliono giocare”. La Mattel, per produrre la Barbie con le protesi, ha chiesto aiuto a Jordan Reeves, una 13enne attivista per i diritti dei disabili nata senza l’avambraccio sinistro e famosa per aver progettato una protesi unicorno che spara glitter.

Per quanto riguarda invece la creazione della Barbie su sedia a rotelle, già tra le più richieste, la casa di produzione di giocattoli più famosa al mondo ha lavorato fianco a fianco dell’ospedale pediatrico di Los Angeles UCLA Mattel Children’s. La Mattel ci ha tenuto a specificare che queste nuove Barbie sono solo l’inizio di un percorso importante che hanno deciso di intraprendere e che a breve ci sarà il lancio sul mercato delle case di Barbie create ad hoc proprio per la nuove fashion doll affette da disabilità.

Un passo importante, che sicuramente verrà accettato dai fan della Barbie con molto entusiasmo.