Patrick, il primo bambino modello con la sindrome di Down

Un bambino down è stato scelto per fare da testimonial della nuova collezione Zara: il mondo sta cambiando (in meglio).

Un modello down è il testimonial della nuova campagna pubblicitaria di Zara per la moda destinata ai più piccoli. Il bambino, che risponde al nome di Patrick ma che è più famoso con il soprannome di Roscón (che significa “ciambella”), è figlio di una famosissima chef spagnola che ha pubblicato con immenso orgoglio una fotografia dei suoi due figli vestiti con la stessa maglietta affermando che la cancellazione delle differenze è una tappa importantissima per l’umanità.

Un modello down in passerella

Roscón e Diego sono fratelli e, per questo motivo, si assomigliano moltissimo: pelle chiara, capelli castani e quasi biondi, stesso sorriso beato e allegro di quegli anni dell’infanzia in cui i bambini cominciano già a essere ragazzi.

Vedendoli fianco a fianco nella fotografia pubblicata dalla loro mamma, Diego e Roscón non sembrano poi così differenti, nonostante il fatto che Roscón sia affetto da sindrome di down.

Ad aver fatto la scelta importantissima di dare tantissima visibilità a un modello – bambino che non è esattamente come tutti gli altri è un marchio da sempre attento all’inclusività e alla valorizzazione delle differenze: Zara. Il marchio spagnolo, esattamente come da decenni ha fatto l’italiana Benetton, ha deciso di veicolare attraverso i propri cartelloni pubblicitari un messaggio educativo e prezioso, soprattutto per le nuove generazioni.

Chi è la mamma di Roscón?

La mamma di Patrick è un personaggio molto noto nel mondo televisivo spagnolo: con una punta di malignità si potrebbe pensare che la casa di moda abbia deciso di puntare sul figlio della chef proprio per sfruttare “di riflesso” la popolarità della sua mamma.

A ogni modo, Samantha Vallejo Nágera è sempre stata comprensibilmente in prima fila nella lotta per l’integrazione dei bambini con la sindrome di down e ha sempre fatto della propria popolarità un arma in più per dare a tutti i genitori, ma soprattutto a tutti i bambini con un cromosoma in più, la possibilità di vivere una vita bella come quella di tutti gli altri bambini.

Il caso di Madeline Stuart

In realtà non è la prima volta che le case di moda danno spazio e visibilità a individui affetti da sindrome di down: Madeline Stuart è una ragazza diciottenne originaria del Queensland, in Australia, che è riuscita a coronare il suo sogno di sfilare come modella nientemeno che alla settimana della moda di New York. La ragazza conduce una vita molto attiva anche in altri ambiti, come quello sportivo e scolastico, ed è sempre stata fortemente sostenuta dalla sua famiglia, che l’ha aiutata anche a perdere oltre 20 chili che stavano minacciando la salute del suo cuore. Dopo essersi rimessa in forma, Madeline è stata selezionata per sfilare a Londra, Parigi, Dubai e ha migliorato di anno in anno le sue abilità interpretative sulla passerella. Ha addirittura fondato una sua agenzia di modeling per altri ragazzi con disabilità e ha un fidanzato.

Madeline però, differentemente da Patrick, ha cominciato il proprio percorso mentre era già maggiorenne, non posando o sfilando mai per la moda infantile. Per questo motivo il caso di Patrick – Roscón è assolutamente unico nel suo genere.

Scritto da Olga Luce

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