Yari Carrisi ricorda la nonna: “Anno di alti e bassi”

Yari Carrisi è intervenuto a Mattino 5 e ha ricordato in modo commovente l'adorata nonna Iolanda, morta nelle scorse ore.

Yari Carrisi sta vivendo, insieme a papà Al Bano e a tutta la sua famiglia, un momento davvero delicato. Qualche ora fa, nonna Iolanda è morta e ha lasciato in tutti loro un grande vuoto. L’uomo, poco dopo il funerale, è intervenuto a Mattino 5 e ha raccontato a Federica Panicucci gli ultimi giorni di quella che è stata “la nonna d’Italia”.

Yari Carrisi ricorda la nonna

Iolanda, mamma di Al Bano Carrisi, si è spenta il 10 dicembre all’età di 96 anni. Una figura molto importante per tutta la famiglia, che non può che essere ricordata con affetto anche da tutti gli italiani. La donna, nonostante il successo del figlio, è rimasta a vivere a Cellino San Marco ed è qui che era sempre pronta ad accogliere tutti i suoi adorati nipoti. Dopo il funerale, Yari Carrisi, figlio del cantautore e di Romina Power, è intervenuto a Mattino 5 e ha raccontato a Federica Panicucci gli ultimi giorni della nonna. L’uomo, visibilmente provato dalla perdita, ha raccontato di essere stato vicino alla familiare fino all’ultimo momento. Yari ha dichiarato: “Molte volte andavamo in tournée con loro (i genitori Al Bano e Romina, ndr). Però capitava che quando rimanevamo qui in Puglia era lei che si occupava di noi. Ci portava a scuola, ci cucinava. L’ho sentita molto come madre. Non mi salutava neanche quando arrivavo. Mi diceva subito: ‘Hai mangiato?!’. Ogni volta che torno qui, giù, in Puglia, metto sempre qualche chilo. Tutto partiva dalla sua cucina. Non le se poteva dire di no”. Yari, essendo uno dei nipoti più grandi, ha avuto la fortuna di godere appieno della figura della nonna e la ricorda con molto affetto. Per lui, infatti, è stata quasi una figura materna e non dimenticherà mai tutto l’amore che gli ha donato.

Le dolci parole di Yari

Yari ha proseguito: “Mi piaceva tanto stare con lei. Cercavo sempre del tempo per stare con lei, nel suo salottino. Dormire sul suo divano, chiacchierare un po’, guardare la televisione assieme e anche cambiare canale per mettere qualcosa che la facesse sognare, star bene. E, poi, avevamo entrambi quest’amore per la musica. Ha vissuto una vita completa, intera, lunga. Chi se l’aspettava che nel 1923 che aveva davanti un modo da scoprire e che sarebbe andata avanti così a lungo la sua vita. E che sarebbe stata così piena. Ha lasciato un pezzo di magia per tutti noi. La parola Italia viene da vitulia che sono delle mucche sacre in Sicilia e Calabria. È un pezzo nel mondo considerato sacro. Credo che lei, con molta dignità, abbia portato avanti questo valore della nostra terra”. Carrisi è, come sempre, molto profondo e ha voluto paragonare la sua adorata nonna Iolanda alle “mucche sacre”. In conclusione, la Panicucci gli ha chiesto qual è il ricordo più bello della donna che porterà sempre con sé. Yari ha ammesso di fare fatica ad isolare, tra i tanti momenti passati insieme, un solo istante. Il figlio di Al Bano ha dichiarato: “È la sua presenza. Con grande dignità, umile. Con il suo sguardo riusciva a capire molte cose senza dire tante parole. Le nonne italiane sono fenomenali. È un Paese che ha cura delle persone anziane”. Donna Iolanda, così come l’hanno sempre chiamata tutti gli italiani, lascia un grande vuoto nella sua famiglia, ma anche un insegnamento molto importante: essere umili fa sempre la differenza.

Scritto da Fabrizia Volponi

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