Siamo reduci dalla lunghissima maratona della finale di X Factor, che abbiamo seguito per voi in diretta dalla sala stampa. Potete rivivere il live blogging a questo link. Qui invece trovate la cronaca della serata di Festival e Reality&Show.
All'indomani della vittoria di Marco Mengoni ci concediamo qualche considerazione.
Per la prima volta i pronostici della vigilia si sono rivelati azzeccati: Marco era già considerato da molti vincitore già da diverse puntate (come sottolinea LaPulcediVoltaire), ma si è dovuta attendere la 'scrematura' dei concorrenti per poterlo mettere meglio a fuoco.
Il cantante viterbese (o meglio, di Ronciglione) dopo aver proposto durante il programma canzoni per così dire 'alternative e psycho' se ne esce con un inedito, seppure molto intenso, in pieno stile Sanremo. Non è colpa sua, s'intende, ma forse in questo modo si è cercato di instradare verso la riviera dei fiori un cantante che nelle mani di Morgan rischiava di risultare un po' troppo fuori dagli schemi. E se vincesse Sanremo? Se lo chiede Format.
Di sicuro il palco dell'Ariston non era pronto per le Yavanna: sono una novità (d'accordo), sono brave (d'accordo), ma continuano a sembrarci difficilmente collocabili al di fuori del magico regno fatato che rappresentano. Anche se hanno abbandonato le orecchiette da elfo.
Forse invece un palco del genere sarebbe stato più adeguato per Giuliano, che già dal singolo Ruvido strizza l'occhio alla tradizione pop italiana. Anche Teledicoio aveva puntato su di lui, ma d'altronde, il pubblico è sovrano.
Comunque, complimenti a Marco: gli auguriamo per il futuro di conquistare un pochino di autostima in più e soprattutto, di autoconsapevolezza del suo incredibile talento.
Parliamo un po' invece del programma, che, a detta di molti e anche dagli stessi produttori -non è stato detto esplicitamente in conferenza stampa, ma era intuibile tra le righe- ha bisogno di una rinfrescatina. Non è un mistero per nessuno che l'edizione di quest'anno è stata decisamente meno scoppiettante delle precedenti. La controprogrammazione ha poi dato il colpo di grazia. Serve una pausa di riflessione, per ripensare a X Factor e dargli nuova vitalità. Anche perchè la stanchezza di questa edizione si è vista spesso, soprattutto nei momenti di tensione. Che, tenuti sotto controllo gli anni scorsi, quest'anno sono sfociati nella caciara.
Infine, il mistero Morgan. Ci sarà nelle prossime edizioni? La confessione dell'abbandono del programma, o meglio, della ricollocazione in vesti di autore musicale e non più di giurato, è stata estorta a fatica dai giornalisti durante una conferenza stampa senza notizie eclatanti e subito ribattuta dai principali organi di stampa (vedi Corriere).
Ma noi, come Luca Dondoni, ci crediamo poco. Dato che, come abbiamo visto, non c'è due senza tre (i vincitori delle tre edizioni Aram Quartet, Matteo Becucci e Marco son tutti 'pupilli' dell'ex Bluvertigo) chissà che Morgan non ci regali un en plein anche per la prossima edizione.
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