Chi era William Faulkner: vita del Premio Nobel per la letteratura

Tag: vip
Condividi

Considerato uno degli autori americani più importanti del XX secolo, William Faulkner ha fatto la storia inserendosi tra gli scrittori modernisti degli anni Trenta.

Chi era William Faulkner

William Cuthbert Faulkner (New Albany, 25 settembre 1897 – Byhalia, 6 luglio 1962), è stato uno scrittore statunitense. Cresce nel Mississippi isieme ai fratelli, la madre e il padre, capostazione e amministratore della compagnia ferroviaria. Una volta costretto a lasciare il posto fa trasferire tutta la famiglia a Oxford e qui diventa rappresentante della “Standard Oil” per poi arrivare ad ottenere la carica di amministratore dell’Università. 

Il giovane William in questo periodo si avvicina molto ai nonni e i cugini con cui ha modo di trascorrere molto tempo. Vive tante esperienze formative in un ambiente sereno che gli permette di entrare a contatto con la natura e gli animali. Si appassiona anche alla letteratura attraverso Shakespeare, Conrad e Harris, ma soprattutto ai miti e le leggende sulla sua terra. Durante l’adolescenza inizia a scrivere le sue prime poesie e studiando da autodidatta.

L’inizio della carriera di William Faulkner

Inizia a pubblicare le sue opere nel 1918 con le prime poesie e i racconti sul “Eagle”, il giornale di Oxford e le riviste “The Mississippian” e “New Republic” collaborando anche come traduttore. Ottiene poi un posto nell’ufficio postale dell’università e qui, visto lo stipendio basso, è costretto a svolgere lavori diversi per riuscire a raggiungere una situazione economica più stabile. 

Lascia il posto nel 1924 e decide di pubblicare a sue spese una raccolta di poesie dal titolo “The Marble Faun” che non si rivelò però un grande successo. Conosce in questo periodo Joseph Conrad, uno dei suoi più grandi miti, che lo induce ad avvicinarsi alla prosa scrivendo così opere come “The Soldier’s Pay”. Inizia ad ottenere grande successo e viaggiare per l’Europa conoscendo autori noti del momento come James Joyce. 

William Faulkner e il Premio Nobel per la letteratura

Dopo la pubblicazione di quest’opera, ritenuta oltraggiosa dai genitori, si dedica a una raccolta di caricature di personaggi celebri che è accolta con poco entuasiasmo dalla critica. L’idea brillante arriva con “Sanctuary” un romanzo del 1931 che lo porta a raggiungere il successo tanto atteso. In quest’opera tratta di temi come la corruzione producendo grande scandalo nella città di Oxford. 

Seguono i racconti “Spotted Horses” e “These 13” che continuano a portargli successo e gli permettono di partecipare a conferenze di rilievo insieme a colleghi come Dorothy Parker o Lilian Hellman. Nel 1949, in maniera completamente aspettata, gli viene comunicato di aver vinto il Premio Nobel per la letteratura che ritira a Stoccolma insieme alla figlia. Tra i suoi ultimi successi si ricorda anche “Requiem per una monaca” che viene ripresa da Albert Camus che ne fa una versione teatrale in francese. 

Nel 1954 esce il romanzo allegorico “A Fable” con cui ottiene numerosi riconoscimenti da parte della critica che gli conferisce il National Book Award per la narrativa e anche l’ambito Premio Pulitzer.

Continua a scrivere diversi racconti e romanzi tra cui si ricorda “The Reivers” come ultimo nel 1962.