Vasco Rossi Nonciclopedia: nuovo attacco della star. Giustificato?

Ennesima puntata della soap Vasco Rossi, sottosezione Nonciclopedia. Il Blasco attacca il sito per le pagine su Anna Frank e Pietro Taricone. I dettagli su Blogosfere Spettacoli

Ci risiamo, Vasco Rossi ne ha combinata un’altra delle sue! Mi sento tanto un insegnante che, a colloquio con i genitori del suo scolaro più indisciplinato, cerca di minimizzare le sue marachelle presentandole come dei disperati gesti per richiamare l’attenzione. Solo che stiamo parlando di un quasi sessantenne (forse in fase regressiva, e questa è un’ipotesi interessante).

Ricordiamo la disputa con Nonciclopedia, nata in seguito alla minaccia di denuncia per diffamazione, e che è stata risolta con la cancellazione della pagina dedicata al cantante di Zocca. O almeno così sembrava. Vasco infatti è tornato alla carica e ha di nuovo attaccato i gestori del sito che, per chi non lo sapesse, funziona come Wikipedia: contributi liberi e senza controllo preventivo, atti a creare una sorta di enciclopedia goliardica.

Obiettivo di Vasco sono le due pagine dedicata ad Anna Frank e a Pietro Taricone, ree di essere un po’ troppo spinte e offensive (opinione anche condivisibile). I ragazzi del sito hanno risposto pubblicando una sorta di avvertenza riguardo alla gestione dello spazio virtuale. Ecco i punti più interessanti:

A seguito di una segnalazione che ci è stata inoltrata precedentemente, la pagina Anna Frank, così come altre simili, è già sotto revisione da parte del team di Nonciclopedia. Quindi, se qualcuno ha intenzione di utilizzarle per additare Nonciclopedia come una comunità di stronzi nazisti antisemiti, mente sapendo di mentire. Molte pagine pessime o che fanno uso di un umorismo troppo offensivo esistono perché è impossibile da parte della comunità controllare tutto, ma quando qualcuno di buona volontà, sia nonciclopediano che esterno, ci segnala problemi, interveniamo sempre. Ribadiamo: chiunque può modificare qualunque articolo. Perciò se vedi qualche pessima battuta, invece di strillare e piangere su blog o Facebook, clicca su “modifica” e fai del tuo meglio.

Il tono di Vasco però, è francamente inaccettabile: non è possibile che una persona della sua età si rivolga in maniera così autoritaria e minacciosa verso degli utenti del web. Ecco infatti cosa ha scritto sulla sua pagina web:

Cari i miei “brufolosi e ignoranti ragazzini”, fatevene una ragione. Non è della mia reputazione o della mia immagine che si tratta. Sapete quanto me ne frega? Se avete passato il limite della diffamazione ne dovrete rispondere ai miei avvocati e in sede legale. È inutile che vi arrampichiate sugli specchi. Dovete prendervi la “responsabilità” di quello che avete fatto. Se verranno accertati gli estremi della diffamazione, i danni che vi chiederò di pagare, saranno devoluti in beneficenza e non saranno pochi. Questi ve lo posso garantire. Ma questa è solo una questione “tecnica”. Restano solo gli “specchi”…da pulire e la vostra arrogante ignoranza… da punire.”

E confrontando con quanto scritto in seguito, un incongruo ed eccessivo accostamento col nazismo e l’Olocausto, fa capire quanto questa volta il Blasco sia confuso riguardo al nemico contro il quale scagliarsi:

il ricordo di quando 70 anni fa gli ignoranti-arroganti erano al potere e con i loro camion arrivavano di notte o all’alba a caricare la famiglia che abitava di fianco ….solo perché ebrea?….e veniva trasportata tra gli inconsapevoli sbadigli della popolazione, prima alla stazione poi su un treno e infine ad Auschwitz , mi ricorda che dobbiamo tenere sveglie le nostre coscienze.”

Da una parte abbiamo delle pagine ironiche sicuramente eccessive ed offensive. Dall’altra una star della musica che, piccata per delle critiche alla propria persona, sta facendo di tutto per distruggere chi ha ben pochi mezzi per difendersi (e stiamo parlando di difesa legale). Mi sembra una situazione in cui tutti ci perdono, sopratutto la faccia.

E voi, che ne pensate?

Scritto da Style24.it Unit

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com