Vaccini Covid, Fauci: “Effetti negativi a lungo termine? Non esistono evidenze scientifiche”

Il consigliere medico della Casa Bianca, Anthony Fauci, ospite a “Che tempo che fa”, ha commentato gli effetti negativi a lungo termine dei vaccini Covid.

Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease, Anthony Fauci, ha rilasciato alcune dichiarazioni in relazione ai vaccini sintetizzati contro il coronavirus e gli ipotetici effetti negativi che questi farmaci potrebbero avere sul lungo termine.

Vaccini Covid, Anthony Fauci ospite a “Che Tempo che fa”

Nella serata di domenica 31 ottobre, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease, Anthony Fauci, è stato uno degli ospiti che hanno partecipato a Che Tempo che fa, trasmissione condotta su Rai 3 da Fabio Fazio.

In questa circostanza, il medico americano si è espresso in merito all’efficacia dei vaccini anti-Covid e ha esaminato gli eventuali effetti negativi che i sieri potrebbero avere sui cittadini vaccinati sul lungo termine.

Vaccini Covid, Fauci: “Effetti negativi a lungo termine? Non esistono evidenze scientifiche”

Per quanto riguarda l’ipotesi legata all’insorgere di effetti negativi a lungo termine nei vaccinati, il dottor Anthony Fauci ha osservato: “Sarebbe assolutamente inusuale avere un effetto a lungo termine misurabile fra 10 o 20 anni, non c’è per nessun vaccino e quindi non c’è nessuna ragionevolezza nel credere che fra 10 o 20 ci possa essere un effetto deleterio, non c’è nessun precedente, non c’è neppure una ragione meccanicistica per pensarlo”.

Vaccini Covid, Fauci: “Molnupiravir, risultati test assolutamente promettenti”

Il consigliere medico della Casa Bianca, poi, si è soffermato sui risultati ottenuti dai primi test condotti negli Stati Uniti d’America sul molnupiravir ossia il farmaco antivirale da somministrare per via orale ai soggetti che hanno contratto il SARS-CoV-2.

Interrogato a questo proposito dal conduttore di Che Tempo che fa, Anthony Fauci ha spiegato: “I risultati dei test sul molnupiravir sono assolutamente promettenti – e ha aggiunto –. Il farmaco, se somministrato all’inizio della malattia, ha diminuito del 5% i ricoveri ospedalieri”.

Per quanto riguarda il medicinale, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha recentemente cominciato a lavorare alla revisione dei dati raccolti negli Stati Uniti sul molnupiravir. Il farmaco antivirale è stato sintetizzato da Merck Sharp & Dohme, con il supporto di Ridgeback Biotherapeutics.

Scritto da Ilaria Minucci

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