Tutti i look del bel Di Maio: la lista è molto breve

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Luigi Di Maio è uno dei più giovani esponenti di punta di un partito politico.

Trentun’anni, pelle olivastra, sorriso smagliante, fisico asciutto: avrebbe tutto il diritto di osare, ma il leader dei 5 Stelle osa soltanto in politica. I suoi outfit formali e informali sono quanto di più classico si possa immaginare.

Tutti i look di Luigi Di Maio

Per chi ha avuto modo di seguire i suoi interventi in TV, le interviste che ha rilasciato e gli eventi pubblici a cui è intervenuto, è apparso chiaro che Luigi di Maio ama essere impeccabile.

Dopo aver deciso di mettere la sua opera al servizio del popolo italiano, Di Maio ha deciso di approcciare al proprio incarico politico vestendo una sorta di divisa del perfetto politico: il bel trentunenne non si è mai fatto beccare in pubblico senza giacca e soltanto in rarissime occasioni più informali ha rinunciato alla cravatta.

I suoi completi a due bottoni sono eleganti ma non concedono nulla al lusso e all’eccentricità.

I colori sono sobri e principalmente quelli di ordinanza: blu e grigio, mai naturalmente il nero.

Le cravatte allo stesso modo sono sempre estremamente tradizionali, sobrie, impeccabili, al sicuro da qualsiasi tipo di critica.

Nei rari momenti in cui il potenziale futuro premier italiano decide di dismettere l’abito formale si limita semplicemente a sostituire i pantaloni classici con un paio di jeans e a scegliere una giacca dal taglio più sportivo.

La cravatta va temporaneamente in vacanza, pronta a tornare in auge non appena Luigi torna su un palco.

Critiche (estetiche) e punti forti

A livello prettamente fisico nessuno con un po’ di onestà intellettuale potrebbe criticare il principale rappresentate del Movimento 5 Stelle.

Volto regolare, pelle e capelli scuri, barba sempre perfettamente rasata e capelli mai fuori posto. Sopracciglia folte e non curate, ma in realtà non ci sarebbe una grande urgenza di interventi estetici in tal senso.

Il sorriso del Di Maio è in assoluto una delle sue carte vincenti: aperto, coinvolgente, luminoso e senza una pecca.

C’è da chiedersi perché, con tutto questo bel bagaglio di pregi molti dei quali fanno invidia alla maggior parte degli attempati politici nostrani, Di Maio scelga di vestirsi come suo nonno, senza osare praticamente mai un’alternativa alla divisa.

Probabilmente alle spalle delle scelte stilistiche di Luigi Di Maio c’è la volontà di dare un’immagine credibile nonostante la giovane età e la notoria inesperienza in ambito politico. Soltanto Barack Obama può continuare a essere credibile senza giacca, senza cravatta e con le maniche della camicia arrotolate fino ai gomiti, e Di Maio sa che ha ancora molta strada da fare.

Le differenze con Salvini

Il principale avversario di Luigi Di Maio, in questo concitato momento post elettorale è Matteo Salvini, il quale offre un’immagine pubblica da ruspante politico di provincia, preferendo di gran lunga maglioncini girocollo, giacche imbottite dai colori improbabili e magliette geolocalizzate a un completo con giacca e cravatta. In realtà, se proprio deve indossarla, Matteo Salvini assieme alla cravatta non porta nient’altro.