Tg4 – 17 settembre 2011: Fede, intercettazioni e tassisti

(Premessa: all’inizio volevo inserire un’analisi ragionata. Alla fine ho optato per una trascrizione il pi— possibile neutra, che – come si suol dire – parla da sola. Penso sia oltremodo interessante cos com’Š. Se volete, ne discutiamo nei commenti. Buona lettura.)

Tg4 del 17 settembre 2011, edizione delle ore 19.00.

Minuto 13.20.

Emilio Fede: Allora… che aria tira. Nell’opinione pubblica. La nostra Francesca Romanelli, oggi credo intorno alle 13, alla Stazione Centrale di Milano, incontra due tassisti. Quello che sentirete non Š certamente preparato, non Š certamente guidato, per• sentite quale Š l’atmosfera, lo stato d’animo delle persone, delle persone normali di fronte a tutto quanto accade.

[PARTE IL SERVIZIO]

Giornalista: Autobus, turisti, ma anche tanti milanesi. Ci troviamo oggi in uno dei punti pi— trafficati di Milano, la Stazione Centrale.

(inquadrano due tassisti che parlottano tra loro; la giornalista s’intromette)

Giornalista: Scusate, state conversando tra di voi… eeeeh, tassisti?

Tassista 1: S, siamo due tassisti.

G: Da quanti anni?

T1: Io Š da quarantaquattro anni che faccio questo lavoro qua.

G: Di cosa stavate parlando?

T1: Stavamo parlando di… due donne inglesi che ho portato stamattina a Malpensa.

G: Voi che appunto portate tante persone, la gente su che cosa in particolare riflette in questo periodo?

T1: Mah, molte… mmh, ogni tanto si porta gente che parlano di politica, oppure parlano anche di marito e moglie…

Tassista 2: Cronaca italiana. Cronacaaaa… quando sentono anche il telegiornale cos alla radio si commentano le notizie. Le famiglie, la scuola che Š iniziato… (si avverte un leggero “stacco”) Non Š giusto secondo me.

G: Che cosa?

T2: Non Š giusto esporreee intercettazioni. Qui siamo tutti spiati, cioŠ, questo si sa. Sia sui computer a casa cheeee, che col cellulare e tutto (inquadrature ripetute al cellulare in mano a T1). Purtroppo viviamo in questa situazione qua. Bisogna sempre stare attenti, a volte vengono interpretate male poi delle frasi e quindiii… (altro stacco, parla di nuovo T1)

T1: Ultimamente non leggo pi— i giornali, eh? PerchŠ ogni giornale dice la sua e non rispettano mai l’unica cosa…(incomprensibile)… e alloooraaa…

G: Non si fida pi—?

T1: Non mi fido pi—. Mi dispiace per… per• Š cos.

G: Le dispiace per i giornalisti, per noi?

T1: (annuisce) Veramente.

T2: Solo giornali sportivi, Š meglio.

T1: Neanche quelli (voci sovrapposte)

T2: …Ultimamente neanche quello.

T1: No, neanche quello.

[FINE SERVIZIO. INQUADRATURA SU EMILIO FEDE]


Emilio Fede: Allora, sono due persone normalissime, due persone che lavorano, fanno un lavoro anche rischioso e faticoso. Dicono quel che pensano. Se un tassista dice “non ci fidiamo pi—, siamo sempre spiati, non abbiamo pi— la possibilit… della nostra libert…”, che cosa vuol dire? Che questo pensa la gran parte dell’opinione pubblica.

Naturalmente fermo restando il dovere, il diritto-dovere della magistratura di procedere nelle inchieste con i mezzi che ritiene necessari. Ma la vita privata delle persone… se il letto era bianco, se il cuscino era giallo, se la finestra si affacciava sul, sul Parco dei Principi… che senso ha? Vedere e leggere pagine e pagine dove per mezz’ora si dice “tu come vai, bene, hai visto quello, no non l’ho visto, e allora hai visto quell’altro, no non l’ho visto” e poi ci sono le interpretazioni: “quello poteva essere quello…” (faccia nauseata)

Devo dire che di fronte ad una realt… quotidiana apri i giornali e, devo dire, si Š molto sconsolati. Per• c’Š, c’Š una soluzione al di l… della norma, del decreto, del disegno di legge. E’ la coscienza, la coscienza professionale, la coscienza di noi che facciamo informazione. Di stare attenti, attenti perchŠ forse non ci si rende conto che si rovinano-si rovina la vita privata delle persone che non hanno fatto nulla di male e di conseguenza si distruggono le famiglie. Allora, veniamo ora al tempo meteorologico

(QUI il video, dal minuto 13.20)

Scritto da Style24.it Unit

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