Tg1, il video dell’intervista a Berlusconi (27-11-2011)

Parla nel suo telegiornale personale Silvio Berlusconi (vedi video). Deve spiegare per quale strano arcano siamo passati dall’età dell’ottimismo (fino a prima dell’estate sempre a ripetere che la crisi era superata e che l’Italia stava meglio degli altri paesi) ad un passo dal baratro, con l’Europa che commissaria il governo e pretende ancora sacrifici, ancora lacrime e sangue.

Ma ancora una volta ci si imbatte nel solito spettacolo di balle, mezze verità, autoassoluzione e scaricabarile: la crisi non è colpa dell’Italia ma dell’euro, la nostra economia è solida e seconda solo alla Germania, l’Europa ha approvato il programma che il governo ha presentato nella famosa lettera di intenti e tutte le riforme verranno realizzate nei prossimi mesi.

Di nuovo, appare impressionate come la rappresentazione mediatica della realtà possa risultare distorta e lontana anni luce dalla verità dei fatti. Un marziano forse potrebbe anche trovare rassicurante il discorso del premier, che il vassallo Tg1 non si sogna certo di mettere in discussione, ma per un italiano con un briciolo di consapevolezza evidentemente l’impressione è quasi di sconcerto.

Perché quell’italiano sa che il nostro Paese ha il terzo debito pubblico del mondo senza essere la terza economia del mondo e sa che gli investitori non si fidano più, e che se la Bce smettesse di comprare i nostri titoli di stato il rischio di bancarotta sarebbe molto più che una remota eventualità. Sa che quella lettera con le riforme è stata dettata da Bruxelles e che il nostro governo è di fatto eterodiretto dalla Ue, la quale non si fida di Berlusconi, un premier su cui grava ormai un discredito generale e senza appello. Sa, infine e soprattutto, che  nessuna di quelle riforme potranno essere realizzate da un governo Berlusconi-Scilipoti, che un giorno sì e l’altro pure va sotto in parlamento, e che pare prossimo a fronteggiare nuove fronde e defezioni nella sua maggioranza.

Mai come ieri le bugie del Cavaliere sono apparse penose e, soprattutto, inutili e irresponsabili.

Scritto da Style24.it Unit

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