Strauss Teatro Arcimboldi: domani gran galà a opera della Festival Orchestra e del Ballet Ensemble

Johan padre, Johan figlio, Josef ed Eduard: questi i nomi dei componenti della famiglia Strauss che nel corso di tutto il diciannovesimo secolo riuscirono a emancipare quella che al tempo dell’Impero Asburgico veniva definita musica da salone donandole autonomia e statura artistica, giungendo così a essere considerata ed eseguita come musica da concerto.

Valzer, marce e polche: strutture sonore leggiadre e raffinate, che il talento degli Strauss resero correlativi oggettivi dell’eleganza e della potenza di un regno che in quel secolo avrebbe raggiunto il massimo del fulgore (rivelando i primi segni di decadenza) per poi sprofondare nella rovina alla vigilia della Prima Guerra Mondiale.

Da allora le note di composizioni come Sul bel Danubio Blu, Racconti dei boschi di Vienna, Valzer dell’Imperatore sono associate allo sfarzo aristocratico, anche solo esibito, ai galà dei balli delle debuttanti e a tutti gli eventi mondani che richiedono quarti di nobiltà, non ultimi i festeggiamenti di Capodanno.

È quanto propone il Teatro degli Arcimboldi di Milano che domani 28 dicembre ospita l’organico di musicisti della Strauss Festival Orchestra e i danzatori dello Strauss Ballet Ensemble: grazie a stilizzate coreografie e a luminosi costumi creati per accompagnare i numeri musicali, la serata dona l’impressione di trovarsi alla corte di Francesco Giuseppe o Sissi, la principessa triste.

O in alternativa i più cinefili e immaginifici tra gli spettatori ricorderanno 2001 Odissea nello spazio e la celebre sequenza del “corteggiamento” tecnologico tra mezzi spaziali, a dire che la musica degli Strauss è giustamente divenuta eterna e patrimonio dell’umanità.

Scritto da Style24.it Unit

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