Shannen Doherty “Il cancro mi ha cambiata”

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Shannen Doherty sta vivendo una girandola di emozioni.

Lo ha raccontato lei stessa, attraverso una serie di Tweet pubblicati sul famoso social network. Le parole dell’attrice fanno riferimento non soltanto alla lunga battaglia che ha affrontato negli ultimi anni, ma anche alla paradossale paura di essere guarita e a quanto sia stato importante il sostegno di chi aveva vissuto esperienze simili. Ne ha parlato anche al talk show Good Morning America.

Shannen Doherty: “Remissione, parola complicata”

Chiunque si trovi a combattere la propria battaglia contro il cancro è consapevole che, se tutto dovesse andare per il meglio, prima o poi il cancro sarà in remissione.

Con questa parola si indica quella fase in cui le cellule cancerose spariscono progressivamente dall’organismo, distrutte dalla chemio e dalla radioterapia a cui i pazienti sono regolarmente sottoposti. Questa fase costituisce teoricamente il momento più felice della vita di un paziente ma, come ha raccontato Shannen, ha anche uno strano risvolto della medaglia.

Quando ho sentito la parola “remissione”, ho provato una girandola di emozioni». «Mi sono immediatamente chiesta: “E ora cosa avverrà?”. C’è stato un pizzico di paura e apprensione. Mi sono sentita persa per un secondo. Mi chiedevo: “Adesso che faccio? Ho dedicato la mia intera vita a questa battaglia”». Poi tutto è tornato ad avere un senso. Ho provato gioia ed eccitazione. Anche se bisogna attendere che trascorrano 5 anni e poi 10 anni. Per me “remissione” è una parola complicata.

Naturalmente essere in remissione non vuol dire essere guariti in via definitiva, quanto piuttosto essere “sulla strada buona”. A distanza di cinque e dieci anni infatti vanno eseguiti dei controlli ulteriori per assicurarsi che non ci siano manifestazioni di recidività del cancro, cioè che il cancro non stia progressivamente ritornando.

Vivere pubblicamente la malattia

I personaggi pubblici vivono praticamente tutta la propria vita al di fuori della sfera privata. Anche la malattia di un personaggio pubblico assume una dimensione molto più ampia – a livello mediatico – di quanto sarebbe normale.

In Italia è accaduto di recente con la vicenda di Nadia Toffa, la quale esattamente come la Doherty ha scelto di raccontare la malattia piuttosto che nasconderla. La Doherty ha raccontato di aver ricevuto una forza incredibile dalla condivisione delle proprie esperienze, poiché molte persone hanno voluto raccontarle le proprie storie e il modo in cui sono riuscite a venire emotivamente a capo di un periodo così complesso.

Essere una persona migliore dopo il cancro

La condivisione delle esperienze, l’essere stata in grado di superare una prova così difficile come quella di una malattia potenzialmente mortale, secondo la Doherty è un’esperienza che ha fatto di lei una persona non soltanto radicalmente diversa e con una scala di priorità completamente rimodellata, ma l’ha anche trasformata in una persona migliore, più combattiva e forte, più consapevole del valore di ogni giorno.

Oggi la Doherty appare in salute, i capelli sono ricresciuti e l’attrice sembra pronta ad affrontare la seconda parte della propria vita, quella che sarà periodicamente scandita dai controlli, dal timore che il tumore possa tornare a prendere il sopravvento e dalla gioia di poter vivere ogni singolo giorno.