Serie tv sulla “diversità”: quali sono le più belle?

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Le serie tv sulla diversità che vediamo in tv o nelle varie piattaforme proliferano a dismisura e sono uno strumento interessante attraverso cui capire la società.

Eccone tre avvincenti e profonde che, oltre a far riflettere, vi incolleranno allo schermo.

Atypical: Sam l’amore e l’amicizia

Atypical è una delle serie che meglio celebra la disabilità. Fra le serie tv visibili sulla piattaforma Netflix, Atypical la si guarda tutta ad un fiato! La serie racconta la vita di Sam, ragazzo di 18 anni affetto dalla Sindrome di Asperger (simile all’autismo). Appassionato di pinguini e molto intelligente, Sam si rapporta all’amore approcciandosi alle problematiche adolescenziali e cercando di destreggiarsi fra i suoi sentimenti e i sentimenti degli altri.

La sua determinazione nel decidere di fare tutto ciò che gli dice la testa, tanto a scuola quanto nell’interazione con le persone preoccupa la famiglia che cerca sempre di proteggerlo con l’aiuto fondamentale della sorella Casey. Ad aiutare Sam sarà anche l’amico Zahid, un ragazzo simpatico ed intelligente che prova un affetto profondo per Sam e lo consiglia da vero amico le prossime mosse strategiche.

Unbreakable Kimmy Schmidt: la “riconversione” di Kimmy

Unbreakable Kimmy Schmidt di Netflix è una serie che celebra le diversità delle persone in tutti i loro aspetti. Non perché sia questo effettivamente il tema dominante della serie, ma perché al termine di essa di certo trapela il semplice messaggio “ogni persona è unica“. Protagonista dell’esilarante storia è Kimmy, rapita con altre ragazze che saranno le sue compagne di “disavventura”. A rapirle è un pazzo che le segrega in un bunker dopo aver fatto credere loro che il mondo era finito.

Il bunker si rivela una solta di viaggio di coscienza per la protagonista, ne esce infatti riconvertita ad una nuova se. Una persona allegra, solare, con tanta voglia di aiutare gli altri e di dare un contributo determinante e positivo nella vita delle persone che la circondano. Nel farlo, allora, parte proprio dalle vite di Titus, attore omosessuale ed egocentrico, di Lilian padrona di casa hippy, e di Jaqueline, una donna ricchissima a cui Kimmy stravolgerà in positivo l’idea che Jaq aveva di se stessa.

Sweet Tooth: la serie sugli “ibridi”

Una serie tv, sempre Netflix, che ha incollato allo schermo grandi e piccini. Sweet Tooth celebra la diversità con umorismo, genio fiabesco e storia avvincente. La serie tv è ambientata in un futuro distopico in cui una pandemia globale ha spiazzato dalla terra la razza umana. Tuttavia si fa avanti una nuova razza di bambini, dalle ceneri del mondo precedente. Gli ibridi, così vengono chiamati, sono metà esseri umani e metà animali.

Gli ibridi vengono visti in maniera distorta e con diffidenza. Frutto di un evento disastroso e catastrofico, per questo esseri da emarginare e cacciare. La diversità viene ancora una volta relegata ai margini della società perché fa paura. E anche un film “fiabesco” ci narra il messaggio più vecchio al mondo!

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