Perché scegliamo partner che somigliano ai nostri genitori?

Tag: relazioni
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La scelta del partner ricade quasi sempre sulla somiglianza con i propri genitori? In realtà non è una scienza matematica, ma capita spesso che le nostre relazioni siano influenzate dal carattere dei nostri genitori.

Scelta del partner: perché somiglia ai nostri genitori?

Quando cerchiamo l’amore, spesso ci rendiamo conto che i partner che ci attirano hanno delle forte somiglianze con i nostri genitori. Non si tratta certo di una scienza matematica, ma è una teoria psicologica particolarmente diffusa, perché i nostri sentimenti tendono spesso ad essere influenzati dalla madre o dal padre. Una risposta più specifica, come riportato da Grazia, che ha citato John Bowlby e la sua Teoria dell’Attaccamento, è radicata profondamente nei nostri primi legami affettivi.

John Bowlby sosteneva che i primi anni di vita formano un “modello operativo interno” che va ad influenzare le relazioni future. Questo significa che il nostro attaccamento iniziale tende a lasciare una forte impronta sul nostro modo di relazionarci con le altre persone durante l’età adulta. Per questo alcuni possono ritrovarsi a ricreare alcune dinamiche familiari con il proprio partner. Capita frequentemente che l’eco emotivo del rapporto con il padre o la madre vada a riflettersi nel partner che scegliamo, come se cercassimo una sorta di conforto in quella familiarità, che va a rievocare il nostro primo concetto di amore.

Quando incontriamo una persona percepiamo qualcosa di familiare che scatena un’attrazione che a volte non si riesce neanche a spiegare razionalmente. Spesso riguarda delle dinamiche profonde che abbiamo già vissuto a livello inconscio e anche se non sempre sono funzionali o ci fanno stare bene, fanno partire quello che gli psicologi chiamano attaccamento. Ci sono anche delle persone, però, che tendono ad allontanarsi consapevolmente da quel modello familiare, soprattutto se ciò che si è percepito in famiglia è stato elaborato come un errore o un fallimento.

In questi casi una sorta di ribellione interna spinge a scegliere tutto l’opposto, per scrivere una nuova storia, diversa da quella della propria famiglia.

Scegliamo partner simili ai genitori: è vero?

I modelli di attaccamento che abbiamo avuto e le dinamiche familiari e di coppia che abbiamo vissuto vanno ad influenzare la scelta del partner. La cosa certa è che le relazioni umane sono particolarmente complicate e uniche nel loro genere, per questo ridurre il loro esito alle sole esperienze dell’infanzia sarebbe una semplificazione eccessiva.

È vero, però, che i primi anni di vita mettono le fondamenta per ciò che costruiremo con le relazioni future, sia che cerchiamo conforto nelle immagini paterna e materna sia che cerchiamo di sfuggirne. I nostri genitori sono presenti anche nelle relazioni sentimentali, a volte come compagni silenziosi, altre come punti di riferimento, altre ancora come cattivi esempi. A volte siamo attratti da partner diversi a seconda del momento della nostra vita che stiamo attraversando.

A volte il rapporto con le figure di attaccamento cambia e questo può spingere a cercare un partner diverso. In generale, la cosa centrale non è scegliere se replicare o meno il modello genitoriale, ma capire come questo modello ci ha influenzato e come possiamo scrivere la nostra personale storia d’amore, al di là di tutti i condizionamenti.

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