Scarlett Johansson, sexy voce pronta a diventare rockstar

Scarlett Johansson reginetta dell’internet in quest’ultimo periodo. Dagli autoscatti ad alto tasso di erotismo (dico così a scopo promozionale, in realtà mi pare abbastanza casto), passando per la rottura con Sean Penn che la accusava di non essere abbastanza acculturata, fino al ruolo in The Avengers, prossimo film crossover sugli eroi della Marvel: il nome di Scarlett è ovunque.

E quando si è un’attrice e un’aspirante cantante (con un paio di album di cover all’attivo) non c’è niente di meglio che battere il ferro quando è caldo con una bella intervista, apparsa su la Repubblica, dalla quale vi proponiamo gli stralci più interessanti.

Ho un ricordo, ho 13 anni, sono una ragazzina, e ho un desiderio pazzesco di interpretare un musical, mi ficco in tutti i cori che trovo. Mi piace quella leggerezza, adoro Judy Garland nel Mago di Oz. Crescendo, sono nata nell’84, non mi sono fatta mancare niente: da Jimi Hendrix a Janis Joplin, tutti i miei amici sono nella musica, insomma era una tentazione forte, molto più che un sottofondo.

Ho scelto di fare l’attrice proprio perché mi piaceva cantare avrei dato tutto per essere Cosetta in Les Miserables, poi ho cominciato a fare film e ho sepolto quella parte di me che voleva avere un suono e non solo un volto. Molti degli artisti che amo come Freddie Mercury e Marianne Faithfull hanno un modo teatrale di stare in palcoscenico, solo che a me a star davanti alla gente viene il panico“.

E riguardo alla propria educazione musicale ecco cosa ci dice la celebre interprete di Lost in Translation:

Ho studiato con una maestra di canto ed è stata molto dura, perché avere un suono non significa essere capaci di pronunciarlo bene. E sono stata in sala di registrazione per molte ore. Anche il fatto di avere amici che suonano di professione, da una parte è bello, ma dall’altra ti senti molto responsabilizzata e poco star, anzi quasi l’ultima della fila. Mi sono data una disciplina, perché dal cantare sotto la doccia, e io lo faccio, a salire su un palco c’è una bella differenza. Sto provando anche a scrivere qualche testo, qualcosa di sentimentale, ma lo faccio di sera, quando finisco di girare, allora mi metto a cucinare, guardo la tv, lascio andare i pensieri, cerco di fermare qualche parola.

Ci sono attori che usano la musica per recitare meglio, per entrare nella parte, hanno bisogno di un’atmosfera, io invece al contrario la uso per uscire dalla parte, non sono di quelle che recitano tutto il giorno, anzi ho bisogno di ritrovarmi in qualcosa che mi appartenga. Ora mi sto anche preparando a girare dei corti, m’interessa cimentarmi nella regia, sto esplorando altri campi, in fondo ho solo 27 anni. Vorrei anche prendere lezioni di chitarra, imparare a suonare uno strumento, ma tutti i miei amici musicisti, pieni di talento, sono fuggiti. Sono mancina e nessuno vuole perdere tempo con me. Ho chiesto, pregato, ma non c’è stato nulla da fare. Non mi resta che il karaoke

Scritto da Style24.it Unit

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