Scajola: ecco come e perché io e Silvio vogliamo azzerare Anno zero e Report

Torna Parla come mangi, la rubrica satirica di Teleipnosi che traduce dal diplomatichese all'italiano in tempo reale, o quasi. Questa volta ci occupiamo del ministro Claudio Scajola che, per conto del governo, ha aperto un'istruttoria sul programma di Michele Santoro, Anno zero, colpevole di aver portato in televisione il tema delle prostitute frequentate dal premier. Come al solito la traduzione politicamente scorretta alle dichiarazioni originali è scritta in corsivo.

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«La visione di Anno zero ha fatto esplodere in me la convinzione che bisogna proteggere i telespettatori, specie i più deboli».

I telespettatori sono degli idioti che credono a qualunque cosa vedono in tv. Noi lo sappiamo bene, visto che controllando i palinsesti abbiamo vinto molte elezioni. Per mantenere il consenso però dobbiamo togliere di mezzo chiunque ci remi contro e Santoro è in cima alla lista.

«C'è un contratto di servizio, in particolare all'articolo 3 si parla di equilibrio e qualità, verificherò con i vertici il perché di eventuali inadempienze, se il contratto non è chiaro lo riscriveremo, visto che scade a dicembre, in modo che non ci siano equivoci».

Se il contratto non ci permetterà di cacciare Santoro e Travaglio vorrà dire che riscriveremo il contratto.

«Un giornalista deve essere responsabile di quello che fa, come ognuno di noi (si parla della mancata copertura legale per i giornalisti di Report, ndb). Non ci deve essere un'immunità a dire e fare quello che si vuole, ad avere lauti guadagni e non pagare mai il conto».

Per affossare il programma della Gabanelli abbiamo avuto un'idea geniale: farli sommergere di denunce per diffamazione.

«È lontanissimo da me e dal governo, in primis dal presidente Silvio Berlusconi, l'idea di censurare l'informazione».

Abbiamo già censurato tante altre volte l'informazione (ricordate Biagi, Santoro e Luttazzi?) e lo rifaremo!

(Nella foto: Claudio Scajola).

Scritto da Style24.it Unit

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