Sarah Scazzi: processo a Porta a porta e Matrix

Comincia il processo per l’omicidio di Sarah Scazzi e subito il circo mediatico di Vespa e Vinci riapre i battenti. Ma non è tutto: nei loro salotti si ha pure il coraggio di discutere dell’invadenza dei media!

Si apre il processo per l’omicidio di Sarah Scazzi e puntualmente, anche se non c’è nessuna novità di rilievo da riferire, si riaccende l’infernale macchina mediatica dei talk televisivi trasformati in fiction poliziesca di serie b, con investigatori improvvisati e pseudo esperti a parlare del nulla. Insomma, Bruno Vespa e Alessio Vinci hanno risposto presente e da ieri hanno ufficialmente riaperto il circo di Avetrana che, se gli ascolti saranno ancora una volta premianti, durerà verosimilmente per tutto il tempo del processo.

Ieri però, con poche notizie in ballo, Porta a porta e Matrix hanno spesso ripiegato nello sport preferito dalla televisione: parlare di se stessa. Uno dei temi centrali del dibattito verteva infatti sulla decisione della corte rispetto alle riprese televisive, alla fine fortemente limitate: riguarderanno solo gli interventi dei pm e degli avvocati, non le deposizioni dei testi.

Da qua si è sviluppato il solito dibattito sulla sovraesposizione mediatica del caso, sul perché questa brutta storia abbia attirato tanta attenzione, sulla deontologia dei giornalisti, sugli effetti che le telecamere sempre accese hanno avuto e potranno avere sulle determinazioni dei giudici.

Tema interessante, ma è abbastanza sorprendente che si pensi di affrontarlo in televisione e proprio all’interno dei programmi che più di tutti si sono distinti nello sciacallaggio mediatico: un po’ come parlare di corde in casa dell’impiccato. In questo senso, nel contesto dei salotti tv, qualsiasi posizione diventa insostenibile: sia quella di chi critica la pervasività dei  media, che per il solo fatto di essere accomodati da Vinci o Vespa non si sta facendo che alimentare, sia quella di chi invece tende a giustificare e assolvere, perché evidentemente la credibilità è pari a quella di un vampiro chiamato a intervenire sulla liceità di azzannare le persone.

Comunque straordinaria la difesa del professor Morelli – mai colpa più grande si assunse Vinci nel riportarlo in video dopo i fasti del Maurizio Costanzo Show – che dopo le solite banalità da rubrica dello psicologo nei rotocalchi rosa, riesce ad arrivare a dire che Michele Misseri ha confessato grazie alla televisione. Per pietà, oscurate quest’uomo!

(In foto: una immagine del processo Scazzi)

Altri link utili:

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Scritto da Style24.it Unit

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