Sanremo: Ermal Meta risponde alle accuse di plagio

mal Meta risponde alle accuse di plagio spiegando per l'ennesima volta che non c'è alcuno scoop e che era tutto chiaro fin dall'inizio.

Dopo la prima serata di Sanremo è già polemica. E’ scoppiato il caso del brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro, apparentemente troppo simile a un brano presentato per le selezioni di Sanremo Giovani nel 2016. Il brano in questione ha un autore in comune con la canzone presentata a Sanremo per plagio, quindi i due non sono a rischio squalifica.

Ermal Meta risponde alle accuse

Nelle settimane che hanno preceduto Sanremo, Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno cercato in tutti i modi di far passare il messaggio che il loro brano deriva dal testo di un brano già esistente. Infatti Non Mi Avete Fatto Niente, la canzone con cui Meta e Moro concorrono quest’anno, è stata sviluppata a partire dal ritornello che un terzo autore, Febo, aveva scritto per Sanremo Giovani nel 2016.

Il brano in questione si chiamava Silenzio, non fu selezionato e non fu mai commercializzato. Inoltre il regolamento di Sanremo prevede che una canzone possa contenere al massimo un terzo di testo preso da un’altra canzone. Dal momento che le due canzoni sono dello stesso autore non si può parlare di plagio, al limite di autocitazione. Inoltre, dal momento che il ritornello costituisce meno di un terzo dell’intero testo, la canzone è perfettamente in regola per concorrere al festival.

Tutto questo è stato condensato in un messaggio di un utente di Twitter prontamente condiviso da Ermal Meta, il quale affida alle parole di un altro la miglior difesa del suo lavoro e di quello degli altri autori.

Il brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro non è un plagio. In tutte le interviste rilasciate a Sanremo i due hanno spiegato con chiarezza che il ritornello era già esistente e che il pezzo si è sviluppato da quel ritornello di Febo.

Ermal Meta e Fabrizio Moro

Uno scoop a tutti i costi

A quanto pare quindi i due interpreti del brano sapevano perfettamente a quali rischi andavano incontro nel momento in cui si sono decisi a presentare un brano basato su un pezzo già esistente e hanno tentato di spegnere il fuoco prima che divampasse il gossip, ma non ci sono riusciti.

I telespettatori si sono anche tempestivamente la Rai ha cancellato il brano Silenzio, da cui Febo ha ripreso il ritornello. Anche su questo punto ha fatto chiarezza il vicedirettore Fasulo: il link al brano è scomparso dal sito Rai perché ne era stata chiesta l’eliminazione in precedenza.

Claudio Baglioni dal canto suo, se ne lava le mani: “Da quello che ho capito non si tratta di plagio ma di autocitazione. Non ho ancora sentito né Ermal né Fabrizio.”

Le dichiarazioni della Rai

E’ stato chiamato nientemeno che il vicedirettore di Rai Uno a dare l’ultima parola sulla questione. Claudio Fasulo, in un comunicato stampa ufficiale mette completamente fine alla questione.

Il brano ha i requisiti di una canzone nuova. Quindi rimane in gara. L’autore aveva dichiarato fin da subito la rielaborazione di un suo brano. Il regolamento prevede che una citazione o un’autocitazione, come in questo caso, possano occupare fino a un terzo del brano in gara. Quindi il brano ha tutte le carte in regola.

Scritto da Olga Luce

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