Sanremo 2019, chi sono i The Zen Circus

Laura Anna Gritti

Architetto di formazione montessoriana, classe 1980 e bergamasca DOC, preferisco scrivere piuttosto che parlare. Ottima ascoltatrice e pessima osservatrice, con i miei testi mi piace riportare in maniera comprensibile a tutti anche gli argomenti più complessi. Appassionata di edilizia tradizionale e di jazz, adoro scrivere di trash per aggiungere quel pizzico di cinismo che riporta con i piedi per terra anche i sognatori incalliti.

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Uno dei gruppi rivelazione del Festival di Sanremo 2019 è sicuramente quello degli The Zen Circus.

Che poi sono in giro da più di vent’anni, ma fino ad ora hanno sempre avuto un pubblico di nicchia. Molto vasto, ma di nicchia. Adesso, con la presentazione in gara del brano ‘L’amore è una dittatural’amore è una dittatura’, si stanno facendo conoscere a tutti i telespettatori del Festival. Che li apprezzano non poco. Qualcuno li chiama semplicemente Zen Circus e loro non si offendono. Scopriamo qualcosa in più su questa band lanciatissima.

Chi sono i The Zen Circus

Sui social sono seguitissi. Solo su Instagram hanno quasi 60 mila followers destinati ad aumentare a vista d’occhio grazie a questa partecipazione a Sanremo 2019. Gli Zen Circus sul palco dell’Ariston portano il brano ‘L’amore è una dittatura‘ e lo fanno nel loro stile così particolare che li ha fatti amare fin da quando hanno esordito nel 1994. All’inizio erano in due: Andra Appino e Marcello Bruzzi.

Il primo chitarra e voce, il secondo alla batteria. Lo stile del duo è il punk rock.

La band pisana aumenta il numero dei componenti che cambiano spesso durante i primi anni. A livello discografico il primo grande passo lo fanno nel 1997 riuscendo ad infilare un brano nella compilation ‘Soniche avventure‘, avere la loro sala prove a Pisa e autoprodursi un album dal titolo complicatissimo: ‘About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen‘.

Non sono ancora ufficialmente i The Zen Circus, sono ancora i The Zen a l’anno è il 1998.

Bisogna aspettare il 2000 per il cambio di nome e l’aggiunta del terzo componente definitivo. I The Zen Circus accolgono il chitarrista Massimiliano Schiavelli, vincono Arezzo Wave in Toscana e partecipano a Arezzo Wave on the Rocks. Comincia la pubblicazione dei vari album, Marcello Bruzzi lascia la band e arriva Karim Qqru.

I live sono tantissimi e il pubblico li adora. Arrivano anche sui canali televisivi musicali. Dal 2005 cominciano a registrare brani in lingua italiana.

Gli Zen Circus a Sanremo

I The Zen Circus entrano nel mito per i fans nel 2009, con l’album ‘Andate tutti affanculo‘. Disco tutto in italiano, premi, collaborazioni, tour di 110 date. E poi Sanremo. Il frontman Andrea Appino è praticamente un idolo per i loro tantissimi fans.

E’ anche autore del brano di SanremoL’amore è una dittatura‘. Nelle classifiche che il popolo del web pubblica sui social con le canzoni che, personalmente, ritengono essere le più belle del Festival e che meriterebbero di vincere, quella degli Zen Circus spopola.

I fans della band si prodigano in complimento social: “Una canzone con un testo. Non un testo per far cantare la massa, non un testo immediato all’ascolto, non un testo che si impara a memoria subito.

Ma un testo ma per dire. Mitici. Felice di non avervi scoperto solo ora a Sanremo“, “Felice di un secondo ascolto degli Zen Circus. Testo perfetto per questo Sanremo e questo preciso momento storico” e ancora “Allora è vero che gli Zen Circus stanno provando in tutti i modi ad arrivare ultimi… hanno proposto una canzone figa, di qualità, potente e senza ritornello. In assoluto i migliori!“. Una curiosità: il pezzo ‘L’amore è una dittatura‘ non ha nessuna parola che si ripete all’interno del testo.