Il benessere mentale di Marco Mengoni: “Soffro di disformismo”. La malattia del cantante

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Marco Mengoni ha dichiarato pubblicamente di soffrire di dismorfismo corporeo, una malattia che ormai lo affligge da diversi anni.

Il vincitore di Sanremo 2023 ne ha parlato durante un’intervista dove ha raccontato i sintomi della malattia e di come si manifesta. Da sempre apprezzato per la sua spiccata sensibilità ed empatia, Mengoni continua a raccogliere numerosi consensi.

La salute mentale di Marco Mengoni: come si manifesta la sua malattia?

Ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo con la sua canzone Due vite, ha raggiunto il palco dell’Eurovision Song Contest ed è uno degli artisti più apprezzati in Italia.

Marco Mengoni, oltre che per la sua notevole e comprovata bravura vocale come artista, è particolarmente amato dal pubblico anche per la sua componente “umana”, come persona. Da sempre molto riservato sulla sua vita privata, l’artista ha però dichiarato durante un’intervista pubblica di soffrire, ormai da anni, di dismorfismo corporeo.

Si tratta di un disturbo psicologico che porta la persona che ne soffre a dare un’attenzione eccessiva (ossessiva) a presunti difetti dell’aspetto fisico.

Difetti che in realtà per le persone “altre” o appaiono lievi o, addirittura, non esistono.

Può essere descritto anche come una sensazione costante di inadeguatezza rispetto al proprio aspetto fisico-estetico che, se accentuato, può portare a vivere la vita di tutti i giorni con grande disagio.

Mengoni ha raccontato che il suo dismorfismo corporeo si manifesta attraverso dei comportamenti spesso molto simili e ripetuti. Chi soffre di tale patologia psicologica, infatti, tende ad agire quasi sempre allo stesso modo e anche Mengoni lo ha confermato.

In primis, chi soffre di dismorfismo corporeo tende a fare il confronto del proprio aspetto fisico con quello delle altre persone, oppure capita che il soggetto colpito tenda sempre a ricercare conferme e/o rassicurazioni circa la propria estetica.

In casi molto gravi e acuti, capita anche che le persone affette da dismorfismo corporeo si buttino su eventuali trattamenti o interventi chirurgici per “provare” a liberarsi del loro disagio, ma è chiaro che non si tratta di una soluzione efficace.

Mengoni ha anche definito la sua patologia ereditaria:

Sono cresciuto in una famiglia matriarcale – ha raccontato – Nonna Iolanda è rimasta vedova presto e ha fatto la mamma, la nonna e la manager del negozio di famiglia a Ronciglione. Ci teneva all’apparenza, sempre precisa nel trucco e nei capelli, quasi caricaturale. Lei, mamma e zia erano donne bellissime che però nell’intimità soffrivano vedendosi piene di difetti. Si buttavano giù. Quante volte le ho sentite dire ‘quanto so’ brutta’. Mamma ha delle bellissime gambe e non si è mai messa la gonna, per vergogna

La salute mentale di Marco Mengoni: il racconto del passato e la malattia

Mengoni, parlando della sua esperienza personale con il suo corpo, ha anche confessato di avere vissuto un periodo di sovrappeso e la cosa, ovviamente, non ha aiutato la sua salute mentale:

Non pensavo proprio di poter avere appeal. Pesavo qui 106 chili, avevo i capelli lunghi che mi coprivano gli occhi quasi a non voler far individuare il mio stato d’animo. Più avanti ho fatto fatica a capire il confine fra bellezza oggettiva e soggettiva proprio per il dismorfismo, che è una patologia, e così ho iniziato a lavorare su me stesso. È stato difficile accettare che gli altri mi vedessero bello e anche nel mio percorso di analisi e terapia ci siamo incagliati su questo

La fragilità di Marco Mengoni è unica e forse è proprio anche a causa di questa che rimane una grande persona, oltre che un grande artista.