Roberto Saviano stroncato da Giuliano Ferrara: ecco l’articolo

Giuliano Ferrara sul Foglio si scaglia violentemente contro Saviano, definendolo un mediocre. Ecco l’editoriale dell’Elefantino tradotto per voi con la nostra rubrica satirica Parla come mangi

Giuliano Ferrara se la prende contro Roberto Saviano, in un editoriale sul Foglio – per intenderci, un giornale che prende decine di migliaia di euro di finanziamento pubblico ed è letto da 1500 lettori. Potremmo dunque tranquillamente lasciar perdere, se non fosse che le parole dell’Elefantino sembrano scritte apposta per finire nella nostra rubrica satirica Parla come mangi. E allora, ecco di seguito alcuni estratti originali del pezzo di Ferrara e, in corsivo, la nostra traduzione politicamente scorretta.

“Uno (si riferisce a Saviano, ndb) che non ha mai detto nulla di interessante, che non ha un’idea in croce, che scrive male e banale, che parla come una macchinetta sputasentenze…”

No, un attimo, che avete capito? Non sto parlando di me stesso!

Saviano a La7 per tre giorni (si riferisce allo show Quello che non ho, ndb) con l’auricolare di Serra e la bonomia un po’ spenta di Fazio, un rimasuglio di tv dell’indignazione, una celebrazione di quella cazzata che è l’evento, il tutto destinato a sicuro successo di critica e di pubblico”.

Perché io con Qui Radio Londra vengo rifiutato dal pubblico e disprezzato dalla critica e a quello tocca tutto il successo? Sono così brutto? Non è giusto!

“L’ho ascoltato al Palasharp, un anno e mezzo fa, via web. Un disastro incolore. Uno fuori posto perfino in un luogo in cui si faceva mercimonio delle idee peggiori della società italiana”.

E io di idee peggiori della società italiana e di mercimonio ne so qualcosa, vi ricordate la mia manifestazione in mutande per difendere il premier del burlesque che organizzava i festini con le minorenni?

Saviano è all’altezza di questa mondializzazione del banale, di questa spaventosa irriverenza verso l’allegria e l’eccentricità dell’intelletto come nutrimento della società e della vita, di questa orgia del progressismo finto sexy, il torello triste che combatte la sua corrida in compagnia di milioni di consumatori culturali e di utenti dell’indicibilmente e sinistramente comune, medio”.

Ora, giusto per dimostrare ai gonzi quanto sono erudito e intelligente, metto a caso qualche espressione difficile che non vuol dire un cazzo e, vedrete, in un batter d’occhio finirò citato da tutti i giornali. Ché, se dovessi contare sul mio, non mi leggerebbe manco mia mamma!

Qua le altre puntate di Parla come mangi.

(In alto: Fazio e Saviano, fonte: Reality e Show).

Scritto da Style24.it Unit

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