Il governo Monti chiede lacrime e sangue ai pensionati con neppure 1000 euro al mese ma pare pronto a confermare il regalo di 15 miliardi di euro a Rai e Mediaset, deciso dal precedente esecutivo
Ne abbiamo già parlato ampiamente qua su Teleipnosi, rilevando l’ennesimo scandalo del governo precedente, pronto a regalare al duopolio Rai-Mediaset, quindi in buona sostanza a Silvio Berlusconi, le nuove frequenze digitali che si sono rese disponibili con il passaggio dall’analogico.
Adesso il governo Monti ha la possibilità di rivedere quella decisione e di indire un’asta tra gli operatori televisivi per l’assegnazione di ogni frequenza, un’asta che secondo alcuni potrebbe arrivare a far incassare allo stato fino a 15 miliardi di euro. Praticamente metà della manovra lacrime e sangue che il governo si appresta a presentare in parlamento.
Per dirla in termini ancora più chiari: se si cancellasse l’ennesimo regalo a Mediaset si potrebbero facilmente evitare le misure più dure sulle pensioni basse e si potrebbe alleggerire la tassazione sulle prime case. Su una questione del genere non siamo disposti a fare sconti al governo Monti: qua si tratta di appurare se è stato firmato qualche patto segreto e scellerato con Berlusconi, che risulterebbe del tutto squalificante e inaccettabile, e se esiste davvero la volontà di perseguire un minimo di equità sociale, e non solo a parole.
Altrimenti ci aspettiamo che il premier si ripresenti da Vespa, e spieghi ai pensionati a 1000 euro che non può garantirgli l’adeguamento all’inflazione perché ha deciso di regalare alla Rai e a Berlusconi 15 miliardi.
(In foto: ripetitori tv).
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