Riflessologia plantare: cos’è, benefici e controindicazioni

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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La riflessologia plantare è una tecnica molto efficace che sfrutta la digitopressione su punti specifici del piede per stimolare il benessere psicofisico dell’organismo.

Utile per diversi disturbi, come mal di schiena, cistite, ansia e stress, sfrutta il massaggio seguendo una ‘speciale’ mappa. Quali sono i benefici? Quali le controindicazioni?

Riflessologia plantare: cos’è?

Attraverso un massaggio fatto principalmente con i pollici della mano, la riflessologia plantare va a stimolare punti specifici con il fine di ristabilire l’equilibrio energetico del corpo. I piedi sono attraversati da tantissime terminazioni nervose e, massaggiando l’area giusta, si vanno a ‘toccare’ determinati organi.

Secondo la ‘mappa’ che seguono gli esperti di riflessologia plantare, questa tecnica va ad inviare impulsi nervosi a determinate zone riflesse presenti appunto sulla pianta e dorso dei piedi.

Pertanto, massaggiando l’area corretta è come se si andasse ad agire direttamente su quell’organo o apparato.

Il riflessologo utilizza esclusivamente le dita delle mani e non utilizza né oli né altre sostanze. Inoltre, non essendo un medico, non può fare diagnosi, prescrivere farmaci e curare. Grazie alle nozioni imparate, però, può aiutare l’organismo a funzionare al meglio.

Riflessologia plantare: i benefici

Stando a quanto sostengono numerosi documenti, la riflessologia plantare risale ad antiche usanze orientali. Pare, inoltre, che venisse utilizzata anche dalle civiltà precolombiane e dai pellerossa.

In tempi più recenti, invece, la riflessologia plantare si sviluppa grazie alla fisioterapista Eunice Ingham. Quest’ultima è considerata oggi la vera fondatrice della moderna riflessoterapia.

I benefici che un buon massaggio di riflessologia può apportare riguardano tre ambiti principali: congestione, infiammazione e tensione. E’ indicata per: mal di schiena, mal di testa, fastidio alla cavità degli zigomi (seni nasali), problemi alle ginocchia, ansia, insonnia, cistite, indigestione, cellulite, stress, crampi e artrosi.

Inoltre, potrebbe essere un valido aiuto per smettere di fumare. L’obiettivo, un po’ come in tutte le tecniche orientali, è quello di eliminare gradualmente le tensioni e ristabilire l’equilibrio psicofisico. Ovviamente, questo avviene nell’arco di diverse sedute.

Le controindicazioni

Pur essendo una tecnica naturale, la riflessologia plantare ha alcune controindicazioni. Innanzitutto è sconsigliata alle donne in gravidanza e durante il ciclo mestruale. L’ideale sarebbe sottoporsi ad un massaggio di questo tipo lontano dai pasti.