Processo lungo, il solito golpe estivo di Berlusconi

Processo lungo? Un attimo, ma come? Ma non si doveva fare il processo breve? Non ci avevano spiegato, quelli della maggioranza, che bisognava garantire tempi certi e uniformarci agli standard europei nella durata dei procedimenti giudiziari? E invece no, fallito il putsch sul processo breve i berlusconiani, con sprezzo del ridicolo e della vergogna, ci presentano il provvedimento opposto: una legge – votata ieri in Senato con la fiducia – che permette alla difesa di allungare a dismisura la lista dei testimoni e puntare dritti alla prescrizione. Spiegare a chi serva questa ennesima legge vergogna è superfluo, così come superfluo appare indicarne le conseguenze (su Famiglia cristiana, molto realisticamente, hanno scritto che la mafia sta già festeggiando).

Ormai ci siamo abituati: nel pieno dell’estate, a pochi giorni dalla chiusura del parlamento, quando gli italiani sono seduti sotto l’ombrellone o comunque vogliosi di pace e tranquillità, quando la loro attenzione sull’attualità e la politica tocca il fondo di una media già abbastanza scoraggiante, quando giornali e tv sono più distratti del solito e si occupano solo delle spiagge affollate e delle code in autostrada; ecco è il momento in cui il governo alla chetichella fa passare qualche porcata, confidando di farla franca. Vedrete che ce la farà anche questa volta, anzi ce l’ha già fatta. Troppo caldo per protestare, no?

(Nella foto: le proteste dell’opposizione ieri in Senato dopo l’approvazione del processo lungo).

Scritto da Style24.it Unit

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