Cos’è il Pride Month e perchè ha come simbolo la bandiera arcobaleno

Chiara Caporale

Un'italiana a Dublino, con la passione per la scrittura, l'amore per lettura e la voglia di imparare costantemente,

Tag: lgbt
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Ogni anno a giugno le strade delle città si colorano e prendono vita con tantissime bandiere arcobaleno.

Giugno è infatti il mese del Gay Pride, meglio conosciuto internazionalmente come Pride Month, durante il quale si celebra con orgoglio l’identità della comunità Lgbt. Ma che cos’è nello specifico il Pride Month e perché come simbolo si usa proprio la bandiera arcobaleno?

Pride Month: cos’è?

Tutto nasce nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, quando la polizia fece irruzione in un bar gay di New York, lo Stonewall Inn.

Durante la retata, i presenti, accusati ingiustamente di indecenza solo per il fatto di essere omosessuali, si ribellarono. Quell’evento segnò l’inizio dei cosiddetti moti di Stonewall ovvero delle rivolte degli omosessuali per dar voce e difendere i proprio diritti. L’anno successivo, il 28 giugno 1970, si tenne la prima parata proprio a New York.

Da quell’anno in tutto il mondo giugno è stato dichiarato come Pride Month e nelle strade ci sono migliaia di parate, arricchite da diverse iniziative.

A scendere in campo sono non solo i membri della comunità Lgbt, desiderosi di farsi conoscere e orgogliosi della loro identità, ma anche tutte le persone che li vogliono supportare. Nonostante i passi avanti fatti, sono infatti ancora molte le discriminazioni che i gay, le lesbiche, i bisessuali, i queer e i transgender subiscono.

Ancora oggi, nelle nazioni meno aperte all’omosessualità, i pride mantengono la forma originale di manifestazione politica e di attivismo.

Nelle città più aperte, invece, come Milano, la manifestazione assume un carattere festoso e gioioso. Non vengono mai però dimenticati i motivi per i quali il Pride Month esiste e ci sono sempre dei momenti dedicati alle vittime di Aids e di violenza omofoba.

In Italia il primo Gay Pride ufficiale nazionale si svolse nel 1994 a Roma, organizzato dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli con l’accordo dell’Arcigay.

Tra gli organizzatori ci furono anche Imma Battaglia e Vladimir Luxuria. Alla parata parteciparono più di diecimila persone, tra cui l’allora sindaco romano Francesco Rutelli.

La bandiera arcobaleno

La bandiera arcobaleno è ufficialmente utilizzata come simbolo della comunità Lgbt.

La sua nascita si deve a Gilbert Baker, un artista di San Francisco, il quale la realizzò per la parata cittadina del 27 giugno 1978. Originariamente composta da otto colori, negli anni, per problemi di produzione si eliminarono il rosa e l’azzurro.

Nel corso della storia, le persone gay non potevano uscire allo scoperto e come comunicazione non verbale hanno sempre utilizzato abiti e accessori colorati. Baker incorporò nella bandiera tanti colori brillanti, per creare un simbolo coerente con i membri del mondo Lgbt.

Alcuni ipotizzarono anche che si ispirò alla canzone Somewhere over the rainbow inserita nel film Il mago di Oz. Per il 25esimo anniversario dei moti di Stonewall, nel 1994 Baker, realizzò una bandiera arcobaleno lunga un chilometro e da allora venne ufficialmente utilizzata come simbolo delle parate.

Attualmente la rainbow flag è composta da 6 colori e ognuno rappresenta un simbolo preciso: rosso per la vita, arancione per la guarigione, giallo per la luce del sole, verde per la natura, blu per l’armonia e viola per lo spirito.