Preti web serie Astutillo Smeriglia animazione

Battute al fulmicotone, contraddizioni logiche, “credo quia absurdum”: una raccolta di piccoli episodi sui dubbi di un giovane “stagista” della fede

Un uomo va da un uomo per imparare il lavoro che ha sempre sognato (per quanto possa sembrare incredibile ci sono uomini che sognano un lavoro, mentre non pare ci siano cocorite che sognano una gabbia), non un lavoro qualsiasi, ma un lavoro dove ci si mette in costume e ci si esibisce davanti a un pubblico, nella speranza che questo ricambi con offerte generose. Non sto parlando dello spogliarellista, ma del prete. Distinguere un prete da uno spogliarellista è facilissimo, il prete è quello fissato col sesso.

Così Astutillo Smeriglia (o meglio il personaggio che si nasconde dietro questo probabile pseudonimo) introduce la sua serie di corti intitolata Preti, dedicata, manco a farlo apposta, proprio a una coppia di rappresentanti clericali, uno “stagista” e un esperto uomo di Chiesa ormai privo di passione per il proprio compito.

C’è dell’ottima ironia nel prodotto seriale di Smeriglia, “nato in un piccolo paese di provincia chiamato Italia, circa mezzo secolo fa“, vera e propria one man band della Comafilm (“scrivo, disegno, animo, monto e ogni tanto faccio le pulizie di casa“), tanto che il sottoscritto non vede l’ora di vedere i quattordici episodi inediti di Preti, al momento arrivata al decimo capitolo.

Durata media un minuto, titoli presi in prestito dal lessico ecclesiastico, un tratto tondo semplice ma efficace, sigla d’apertura e di chiusura affidata dalla musica rock diretta e senza fronzoli degli Snook, graziata dalle ottime interpretazioni vocali di Guglielmo Favilla e Fabrizio Odetto, l’antologia di cortometraggi prende in giro non tanto la fede cattolica in sé, quanto quelle argomentazioni preconfezionate e imparate a memoria che sicuramente avrà dovuto ascoltare chiunque si sia trovato in una disputa religiosa, con risultati che vanno dalla satira esplicita al nonsense.

Lo “stagista” infatti pone una miriade di domande al suo diretto superiore, il quale, per pigrizia, accidia e una certa arroganza, piuttosto che rispondere in modo ponderato e diretto si affida sempre a un principio di auctoritas malcompreso o del tutto frainteso; inevitabili allora i riferimenti alle contraddizioni logiche intrinseche alla necessaria istituzionalizzazione di un argomento quale la fede. Per dirla impropriamente con Tertulliano, “credo quia absurdum”.

Segnaliamo l’epocale primo episodio, durante il quale l’ultimo arrivato subisce un esame preventivo durante il quale si assiste a una sorta di Kamasutra normativo, costituito dalle prescrizioni e concessioni della pratica sessuale elaborate dal dogma cattolico; o per esempio l’episodio sull’orientamento omosessuale, giudicato immorale perché lontano dalle leggi di natura (nonostante che il sesso al di fuori del matrimonio sia giudicato allo stesso modo, “altrimenti saremmo come gli animali“).

Intrattenimento veloce, intelligente e offensivo solo per coloro che non sono stati illuminati dalla luce dell’ironia, Preti è un appuntamento settimanale – all’incirca – che ci piace segnalarvi. Potete recuperare quanto pubblicato iniziando dal video qui sotto.

Scritto da Style24.it Unit

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