Presenze: fantasmi, castelli e sensitivi su Sky (You & Me)

Su Sky, canale You & Me, stanno trasmettendo le repliche di un programma andato in onda un paio d’anni fa. Si intitola Presenze ed Š, in pratica, la versione italiana di Ghost Hunters. Il plot Š assai semplice: la conduttrice Federica Gentile, coadiuvata da alcuni esperti del paranormale e con la collaborazione del sensitivo Umberto Di Grazia, viaggia di regione in regione a caccia dei luoghi pi— infestati del Belpaese.

Come ogni ghost-show che si rispetti, Presenze ha una struttura precisa e riconoscibile. L’uso accorto delle inquadrature, delle musiche di sottofondo, degli ambienti e delle espressioni dei volti Š fondamentale per creare la classica atmosfera da “storie di fantasmi“.

Durante le esplorazioni – rigorosamente notturne – di vecchie magioni e antichi castelli, il ruolo di ognuno Š ben delineato: Federica Gentile indossa le vesti dell’entusiasta acchiappafantasmi in erba, che si affida completamente al sensitivo e sgrana gli occhi di fronte alle sue rivelazioni; Umberto Di Grazia, con la studiata mise “cappotto nero & sciarpa bianca”, guida lo spettatore aldil… del conoscibile e del tangibile (o almeno ci prova); Adorno Adorni-Braccesi, aristocratico studioso dal nome spettacolare, ha il compito di inserire ogni drammatica vicenda (dame assassinate, nobili avvelenati, giovani mogli murate vive) nel giusto contesto storico.

Se si attua la sospensione d’incredulit…, il programma appare addirittura gradevole, non durando molto (meno di un’ora) e non appesantendo troppo il racconto. Va da s‚ che le percezioni soggettive dei protagonisti la fanno da padrone: improvvisi mal di pancia, sensazioni di disagio, rumori distanti e avvistamenti di strane luci/ombre sono all’ordine del giorno (pard•n, della notte). E’ un peccato che tali descrizioni, seppur minuziose ed evocative, nove volte su dieci riguardino eventi difficilmente riscontrabili in modo oggettivo dallo spettatore.

Televisivamente parlando, per•, non Š importante che sia vero oppure no. L’importante alla fine Š intrattenere narrando una storia, pi— nello specifico le mille storie del folklore nostrano, quelle che anche se non ci credi ti fanno scendere i brividi lungo la schiena.

In QUESTO video, ad esempio, la troupe di Presenze visita il Castello del Catajo, usato nei secoli passati (e anche oggi) per grandi feste e ricevimenti. Umberto, il medium, afferma di percepire chiaramente la lontana eco di una musica settecentesca… una cosa che, fosse reale, lascerebbe sgomenti. Mica tanto per la musica in s‚ o per gli spettri, che possono sicuramente esistere (non chiudo la porta al mistero), ma per le inquietanti ripercussioni che ci• potrebbe indicare: significa che i sensitivi del ventiquattresimo secolo in visita ad Arcore percepiranno – purtroppo per loro – l’eco delle canzoni di Apicella?

Scritto da Style24.it Unit

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