Chi era Piero Manzoni: tutto sull’artista italiano

Piero Manzoni è noto a livello internazionale per aver ideato una delle opere più d'avanguardia dell'arte contemporanea: Merda d'artista.

Numerosi gli artisti contemporanei che hanno deciso di rendere l’arte performativa. Ne è esempio il lavoro di Marina Abramovic ma anche di Piero Manzoni, il quale sostiene che il valore simbolico di un’opera sia dato dal rapporto con il corpo dell’artista. 

Chi era Piero Manzoni

Piero Manzoni (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963) è stato un artista italiano. Nasce nella provincia di Cremona ma si trasferisce presto a Milano dove vive con i quattro fratelli e i genitori. Vive un infanzia agiata poichè il padre, il conte Egisto Manzoni, fa parte della famiglia proprietaria dell’azienda Filanda Meroni, nota nel settore tessile. 

Chi era Piero Manzoni

Frequenta il liceo classico presso i gesuiti del Liceo Leone XIII per poi iscriversi in seguito all’Università Cattolica del Sacro Cuore dove frequenta la Facoltà di Legge. In questi anni scopre l’ambiente d’avanguardia che coinvolge artisti come Lucio Fontana, ricordato specialmente per i suoi tagli su tela. In questo contesto inizia a dipingere ritratti e paesaggi secondo la tecnica classica a olio. 

Piero Manzoni e l’inizio della produzione artistica

Nel corso degli anni approfondisce sempre di più il mondo dell’arte al punto di pubblicare nel 1956 il manifesto “Per la scoperta di una zona di immagini” in cui inizia a porre le basi del suo pensiero. L’anno successivo segue il manifesto “Per una pittura organica” per poi realizzare il “Manifesto contro lo stile” insieme ad artisti del Gruppo Nucleare.

Chi era Piero Manzoni

Dopo aver condiviso il suo pensiero inizia a realizzare la nota serie dei quadri senza colore dal titolo “Achromes”. Questi lavori più grezzi precedono un cambio di stile che prevede l’uso di tele più leggere e adatte al gesso. Iniziano per lui le prime esposizioni note e le amicizie nel settore che lo portano ad ottenere discreto successo nell’ambiente artistico europeo

Intorno agli anni Sessanta inizia a frequentare artisti come Agostino Bonalumi ed Enrico Castellani, co-fondatore insieme a lui della rivista “Azimuth”. Nello stesso periodo conosce il “Gruppo ZERO” della città tedesca di Dusseldorf con cui produce i famosi “Corpi d’aria”. Prosegue i suoi lavori in questa direzione dedicandosi contemporaneamente all’aspetto pratico e teorico con il lavoro per la rivista. 

Il successo internazionale di Piero Manzoni 

Chi era Piero Manzoni

Tra le sue opere più note si ricorda “Consumazione dell’arte, dinamica del pubblico, divorare l’arte”, una performance artistica presentata alla galleria Azimut il 21 luglio del 1960. Nell’invito all’evento si presenta l’idea di voler coinvolgere lo spettatore il quale è chiamato a consumare le opere esposte da Manzoni, come delle uova sode firmate con la sua impronta. Segue lo stesso principio l’anno successivo quando realizza le “Basi Magiche”, dei piedistalli su cui lo spettatore deve salire per divenire esso stesso un’opera d’arte.

A questo progetto si aggiunge un altro capolavoro che oggi viene associato al nome di Mazoni: “Merda d’artista”. Realizza 90 scatolette di latta segnate con un’etichetta che riporta il titolo dell’opera. L’artista vuole provocare lo spettatore che non conoscerà mai il contenuto di queste se non aprendole e dunque distruggendo l’opera. Influenzato dalla produzione di artisti come Marcel Duchamp prevede diverse letture simboliche per i suoi progetti che sono sempre comprensibili parzialmente se non vi è approfondimento. 

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Scritto da Alessandra Coman

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