Pensiero divergente: cosa significa e come svilupparlo

Evelyn Novello

Nata a Milano nel 1995 e laureata in Comunicazione pubblica e d'impresa. Nel 2016 mi sono avvicinata al mondo del giornalismo e da quel momento non più smesso di scrivere.

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Cos’è la creatività e da dove nasce? Il pensiero divergente è la base di quello creativo.

Possederlo significa cercare ai problemi delle soluzioni alternative, permette quindi di esplorare nuove strade e percorsi psicologici portandoci a pensare a nuove idee e possibilità. Ma come svilupparlo?

Pensiero divergente: cos’è

Pensiero divergente, laterale, istintivo, dinamico, fluido, inconscio. Tanti sono i nomi usati per indicare una condizione della mente umana su cui, a partire dal primo ventennio del Novecento, si sono interrogati molti studiosi. Il campo è quello della psicologia ma, in tempi più attuali, anche quello delle neuroscienze.

Il modo in cui ragioniamo e sappiamo sfruttare il potere del nostro cervello è un argomento che ha da sempre affascinato l’uomo e il pensiero divergente ne è una parte ancora più interessante.

Da dove nasce questo pensiero? La mente umana sfrutta diverse forme di ragionamento che ci permettono di arrivare a una soluzione d un problema. Oltre al pensiero induttivo, che cerca di analizzare le esperienze passate per trovare una regola generale, e il suo contrario, il pensiero deduttivo che parte da una regola generale per arrivare a trovare una soluzione per il presente, si affiancano pensiero convergente e pensiero divergente.

Mentre il pensiero divergente cerca una soluzione nuova e creativa a un problema, il pensiero convergente è applicato di solito a situazioni che permettono un’unica risposta corretta.

Questi tipi di pensiero potrebbero essere collegati all’apprendimento. Il pensiero divergente caratterizza le materie artistiche e creative mentre il pensiero convergente si adatta alle materie scientifiche. Il pensiero divergente elaborato da Guilford nel 1967 è caratterizzato da alcuni elementi, in particolare:

  • La fluidità: la quantità di idee prodotte
  • La flessibilità: la capacità di passare da un’idea all’altra
  • L’originalità: la capacità di trovare idee creative e insolite
  • L’elaborazione: la capacità di approfondire la propria idea
  • La valutazione: la capacità di valutare quale sia l’idea più pertinente alla situazione

Pensiero divergente: come svilupparlo

Se partiamo dal presupposto che, al di là del nostro controllo razionale, esiste uno spazio in cui possano prendere forma creatività, soluzioni nuove e risposte alternative, come sviluppare questa parte?

  • Unire le menti. Il Brainstorming “tempesta di cervelli” letteralmente, vuol dire cercare confronti tra ciò che pensiamo noi e ciò che pensano gli altri. Amplieremo i nostri punti di vista.
  • Usare mappe creative. Disegna su un foglio la parola chiave del problema e scrivi tutte le connessioni che ti vengono in mente.

    Scoprirai nuovi percorsi.

  • Segui l’istinto. Recupera le tue sensazioni e le tue emozioni, segui ciò che ti dice l’impulso anche se il perché inizialmente non ti è chiaro.
  • Distraiti. Non hai immediatamente la soluzione al tuo problema? L’ispirazione arriva quando meno te l’aspetti. Fai altro ma tieni sotto mano un blocco appunti. Spesso una passeggiata o dello sport leggero aumentano le connessioni neuronali.
  • Cerca nuovi stimoli. Ascolta musica, fai una telefonata, insomma, metti in pausa la mente ogni tanto.

    Datti dei momenti solo per te e per coltivare le tue passioni.