Mostra del Cinema di Venezia: pubblico e critica già divisi, i casi di Norwegian Wood, La pecora nera e Miral

I film in concorso alla 67sima Mostra del Cinema di Venezia stanno facendo discutere e questo, come ogni kermesse cinematografica che si rispetti, solitamente è un ottimo segno.

Per il momento sono già riusciti a dividere critica e pubblico il film di Aronofsky, quel Black Swan in cui la Portman si prodiga nell'ormai bacio saffico di culto, e l'opera prima dell'italiano Ascanio Celestini di cui Emanuela Zerbinatti ha parlato ampiamente su Arte e Salute.

Sempre per quanto riguarda i film in concorso, l'attesa pellicola di Tran Anh Hung "Norwegian Wood" tratta dal romanzo di Murakami ha riproposto lo storico dramma della trasposizione cinematografica di un libro bestseller: alla fine sembra che le immagini prodotte dalla mente durante la lettura di una storia cartacea abbiano sempre più potenza e incisione di quelle che finiscono sul grande schermo. E questo è anche il caso di Norwegian Wood, stando alle prime impressioni a caldo della platea.

Il film che non ha, invece, creato più di tanto scalpore (a parte una critica abbastanza delusa di Mereghetti ) è "Miral" di Julian Schnabel, tratto anch'esso da un libro, "La strada dei fiori di Miral" della giornalista palestinese Rula Jebreal più volte vista anche nelle televisioni nostrane. Sembra che questa coproduzione melting-pot siglata dalla Jebreal e dal compagno Schnabel abbia saputo mettere in luce la drammatica esperienza del conflitto israelo-palestinese utilizzando una storia di finzione che è pur sempre lo specchio di una crudezza all'ordine del giorno.

Dalle pagine di Repubblica Schnabel ha infatti dichiarato "Ho dovuto affrontare la mia famiglia che non voleva che di quelle cose si parlasse. Ma io per vedere il mio futuro, dovevo guardare da vicino il mio passato. Devo ringraziare queste donne, quelle che mi hanno aiutato a crescere e le attrici che le hanno interpretate: per me sono state una guarigione".

Qui sotto potete trovare la lista di tutti i film in concorso di questa 67sima Mostra del Cinema di Venezia:

Darren Aronofsky – Black Swan (Usa)

Ascanio Celestini – La pecora nera (Italia)

Sofia Coppola – Somewere (Usa)

Antony Cordier – Happy Few (Francia)

Saverio Costanzo – La solitudine dei numeri primi (Italia)

Aleksei Fedorchenko – Ovsyanki (Silent souls) (Russia)

Vincent Gallo – Promises written in water (Usa)

Monte Hellman – Road to nowhere (Usa)

Alex De la Iglesia – Balada triste de trompeta (Spagna, Francia)

Abdellatif Kechiche – Venus Noire (Francia)

Pablo Larraìn – Post mortem (Cile, Messico, Germania)

Richard J. Lewis – Barney's version (Canada. Italia)

Mario Martone – Noi credevamo (Italia, Francia)

Carlo Mazzacurati – La passione  (Italia)

Takashi Mike – Jusan-nin no shikaku (Thirteen assassins) (Giappone)

Francois Ozon – Potiche (Francia)

Kelly Reichardt – Meek's cutoff (Usa)

Julian Shnabel – Miral (Usa, Francia, Italia, Israele)

Jersky Skolimowsky – Essential killing (Polonia, Norvegia, Ungheria, Irlanda)

Anh Hung Tran – Noruwei no mori (Norwegian wood) (Giappone)

Athina Rachel Tsangari – Attenberg (Grecia)

Hark Tsui – Di Renjie zhi tongtian diguo (Detective Dee and the mistery of phantom flame) (Cina)

Tom Tykwer – Drei (Three) (Germania)

Scritto da Style24.it Unit

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