Mostra del Cinema di Venezia: le solitudini di Costanzo, gli applausi per “Attenberg” e il Controcampo ad Amedei

Ha convinto molti ma non tutti (qualche fischio è volato in sala) il film di Saverio Costanzo "La solitudine dei numeri primi" tratto dall'omonimo bestseller di Paolo Giordano.

Una scelta definita un po' commerciale da qualcuno ma anche dallo stesso regista (il quale, di fronte alle critiche si è schermato con ironia: "E che vi aspettavate, Il Gattopardo?"), filmaker arrivato al successo con pellicole più rischiose dal punto di vista del consenso di pubblico (vedi "Private" e "In memoria di me").

Una storia dolorosa (tanto per citarne un po', la Rohrwacher è anoressica e Luca Marinelli si autolesiona) nella trama, nella sceneggiatura (scritta con la collaborazione di Giordano) e perfino nella musica (Goblin e Morricone).

Neanche qui una risatina, dunque. A conferma di ciò l'autore del libro, da cui questa storia triste ma intensa è stata tratta, ha affermato: "Quando poi ho visto il film, da spettatore, per la prima volta ho 'letto' la mia storia. E mi ha commosso". L'unica a gongolare di gioia potrebbe essere la Rohrwacher che ha guadagnato tra i bookmaker un'altissima probabilità di ritirare qualche riconoscimento sul palco finale della 67esima Mostra del Cinema di Venezia 

Se in casa gira ancora una copia del Vanity Fair di settimana scorsa, sappiate che c'è un intervista al giovane attore Luca Marinelli che rende molto l'idea dell'effettiva atmosfera respirata sul set. Raccontata con gli occhi di un emergente, ancora con lo sguardo puro e pieno di innocenza.

"Attenberg", la pellicola della regista greco-statunitense Athina Rachel Sangari, invece, non ha destato dubbi scatenando al termine della proiezione per la stampa applausi molto calorosi. Di seguito, la trama del film (tratta da Repubblica):

"Marina, una ragazza di ventitrè anni, vive con il padre, un architetto, in una città industriale sperimentale sul mare. Trovando la specie umana strana e repellente, se ne tiene lontana. Invece la osserva testardamente attraverso le canzoni dei Suicide, la serie di documentari sui mammiferi di Sir David Attenborough e le lezioni di educazione sessuale impartite dalla sua unica amica, Bella. Uno sconosciuto arriva in città e la sfida ad una gara di calcetto, sul tavolo di lei. Suo padre intanto si prepara ritualisticamente a lasciare il XX secolo, che considera "sopravvalutato". Invischiata tra i due uomini e Bella, la sua aiutante, Marina indaga i meravigliosi misteri della fauna umana".

Non so se voi ci avete capito qualcosa, io personalmente attendo di fugare tutti i miei dubbi in proposito precipitandomi a vedere il film appena uscirà (sempre che esca) nelle sale italiane. E' una questione di principio.

Grande successo, al di là delle recenti polemiche scatenate in seguito alle dichiarazioni del regista Aureliano Amadei, per "20 sigarette", il film italiano sulla strage di Nassiryia fresco di vittoria della sezione Controcampo italiano.

Il regista dopo la consegna del premio ha dichiarato commosso: "Non sono mai stato vivo come oggi". In quanto a commozione questa 67esima edizione batte tutte le altre.

Scritto da Style24.it Unit

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