Qualcuno dovrebbe avvertire i vari Mazzocchi, Bartoletti e compagnia cantante che, così come la Nazionale non appartiene a Mr.Simpatia Lippi, la RAI non è roba loro.
Questo atteggiarsi con insistenza, quasi con protervia, mi secca considerevolmente, e presumo di non essere l'unico a pensarla così. Lo spettatore, in fondo, cosa se ne fa di un'ora di presuntuosi vaniloqui pre-gara tra persone chiuse in uno studio-bugigattolo color “testa di Biscardi”? La gente vorrebbe solamente godersi in santa pace una partita di calcio. Una, sì, perché noi fessi il canone lo paghiamo per vedere una gara al giorno (curiosamente, però, commentata da duecentotrenta persone, di cui tre quarti competente quanto una zappa e/o necessaria quanto una revolverata nell'inguine).
Noi si vorrebbe solo vedere una gara, dicevo. Invece no, ecco Mazzocchi & Soci, in Sudafrica non si sa bene perché, a spese nostre, senza essere di alcuna utilità e senza neanche fingere di fare servizio pubblico. Ma poi, saranno davvero in Africa? Quello studio senza finestre è sospetto, per me sono a Fregene e non ce lo dicono. Quel che è certo è che passano la metà del tempo a parlare dei fatti loro, spiacevolmente monotoni ed autoreferenziali, con quella solita, greve untuosità e quei sorrisini compiacenti tipici del giornalista sportivo italico. E' tutto un ridacchiare tra compagnucci di scuola, un "di loro tra loro per loro" ripetuto e sfacciato, come se ci facessero un favore a star lì.
Consiglio: a fine manifestazione laggiù ci rimangano pure, se vogliono, così potranno seguitare a fare gli splendidi con le loro vacue opinioni, i loro trash-videoclip con le musichette dandy (che per Mazzocchi fanno tanto figo) e le indispensabili rubriche tipo "Giocatore più bello della giornata" e “Trova un fidanzato alla raccomandata Linda Santaguida”.
(Nelle foto: in alto, lo studio color testa di Biscardi; in basso, la nuova opinionista sportiva Rai, Linda Santaguida, spiega il concetto di fuorigioco agli spettatori)
