Moana Pozzi è viva? La verità di Eva Henger

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

Tag: eva henger
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Moana Pozzi è stata una delle pornostar più acclamate e amate d’Italia.

Bellissima, ma soprattutto estremamente intelligente e sensibile, Moana condusse programmi per bambini, fondò un partito politico e una casa editrice. La sua indole indipendente e anticonformistica la trasformò in un personaggio di primo piano della cultura popolare tra gli anni Ottanta e i Novanta ma fu la morte improvvisa, legata anche alla scomparsa del suo corpo, ad alimentare una leggenda intorno alla quale si continua a fare congetture ancora oggi.

Moana Pozzi: la storia

A introdurre Moana Pozzi nel mondo della pornografia, trasformandola in una vera e propria star del settore, fu Riccardo Schicchi, ex marito di Eva Henger.

Con Schicchi Moana girò il suo primo film, Fantastica Moana, dal quale partì una carriera continuamente in ascesa, spesso condita da scandali e molto clamore. Fu la stessa Moana a mettere se stessa nell’occhio del ciclone, rivelando nel suo primo (e unico) libro, di aver avuto rapporti sessuali occasionali con personaggi famosi.

Per quanto non se ne facesse direttamente il nome, nel libro La Filosofia di Moana, la pornostar snocciolava diversi dettagli sui propri partner, molti dei quali conducevano all’identità di un politico di estremo rilievo nella scena politica del tempo: Bettino Craxi.

Negli ultimi anni della sua vita Moana decise addirittura di scendere in politica fondando un partito autonomo che poi si unì alla coalizione del Partito Radicale di Marco Pannella, candidandosi alle elezioni politiche del 1992.

Per la prima volta nella storia una pornodiva veniva invitata regolarmente alle tribune elettorali e discuteva del proprio programma politico alla pari di qualsiasi altro candidato.

Tutta questa attenzione mediatica però finì con l’essere insopportabile per Moana, la quale, secondo alcune delle persone che la conobbero, potrebbe aver inscenato la propria morte per fuggire dall’Italia.

Eva Henger: “La verità sulla sua morte”

Eva Henger era la moglie di Schicchi negli anni del massimo successo di Moana, quindi ebbe la possibilità di seguire la vicenda umana della pornostar da molto vicino.

Nel 1994 Moana Pozzi venne ricoverata a Lione: le era stato diagnosticato un carcinoma al fegato, causato con ogni probabilità dall’epatite B o C contratta durante un rapporto sessuale non protetto.

Eva Henger sostenne che, due giorni prima che fosse diramata la notizia della morte della pornostar (ufficialmente annunciata il 15 Settembre 1994), Moana aveva telefonato a Schicchi rassicurandolo sul proprio stato di salute e affermando di sentirsi molto meglio, tanto meglio da voler tornare a lavorare il prima possibile (le cure mediche erano state molto costose e Moana aveva bisogno di denaro).

Secondo la Henger, quando appena due giorni dopo quella telefonata la televisione diffuse la notizia del decesso di Moana, Riccardo Schicchi non sembrò affatto turbato dalla notizia, e mentre lei piangeva disperata per la morte dell’amica, lui sembrò completamente disinteressato. Questo indusse la Henger a convincersi che la data della morte fosse falsa e che Moana avesse inscenato tutto con la complicità di Schicchi.

Anche Nadia Rinaldi, che conosceva abbastanza Moana, è sempre stata convinta che la morte fosse soltanto una messinscena: ormai insofferente a tutte le restrizioni imposte alla sua vita personale a causa del suo personaggio, la pornostar avrebbe inscenato il decesso per cominciare una nuova vita all’estero.