Mistero Italia 1: puntata del 3 maggio 2012, 10 considerazioni

Mistero su Italia Uno, dieci considerazioni sulla puntata del 3 maggio 2012.

1) Paola Barale & Soci, in teoria, sarebbero i baldi investigatori dell’occulto e del mistero. E allora perchŠ durante la sigla iniziale li vediamo scappare attraverso la boscaglia? Fuggono dagli UFO, dallo Yeti, dai Templari o dal pubblico che li vuole linciare?

2) Ma trasmettono da un teatro barocco per far capire subito a tutti che quel che viene detto nel programma Š una palese messa in scena? Spero di no. VabbŠ, fatto sta che partono e si mettono a conversar di alieni. Seduti sui divanetti rossi. Ed Š subito Maurizio Costanzo Show.

3) La storia di Pier Fortunato Zanfretta, se vera, Š inquietante. Il problema, purtroppo, Š sempre lo stesso: mancano prove oggettive. L’uomo, ad esempio, dice di attraversare ogni 15 giorni un portale dimensionale in mezzo ai monti… portale che per• nessuno ha mai visto. Non si pu• neanche seguirlo o riprenderlo, perchŠ casualmente in quella zona le apparecchiature elettroniche vanno in tilt. Un po’ come le notizie serie accanto a Studio Aperto.

4) Rimango a volte perplesso di fronte ai salti logici proposti in questi show. Non si sa come Š stata edificata un’antica costruzione? Allora sono stati gli alieni. Okay, non abbiamo la certezza che non siano stati loro, ma neanche il contrario. Tra “non lo so” ed “Š opera degli alieni” esiste un’ampia gamma di possibilit…, eh?

5) Lungi da me voler essere blasfemo, ma le presunte immagini sacre che compaiono sul corpo della Donna Magnetica sembrano disegnate da un bimbo di tre anni. Se Dio ha bisogno di far apparire volti sulla pelle d’una persona, perchŠ non dovrebbe ricrearle col talento che ha donato a Leonardo, Giotto o Raffaello Sanzio?

6) Jyoti Raj, lo spiderman indiano che scala pareti di roccia a mani nude. La sua struttura fisica presenta delle anomalie: i suoi muscoli sono pi— forti, il suo corpo pi— agile. Provocazione: seguendo la teoria del “salto logico” (punto 4), non si sa come faccia, quindi Š opera degli alieni?

7) Stelios Arkadiou, artista greco, si Š fatto impiantare un orecchio ed una trasmittente nel braccio. “Cos quando mi chiamerete potr• parlarvi attraverso il terzo orecchio”. Ah, beh, si, certo. Stupidi noi a non averci pensato.

8) Andrea Pinketts, comunque, Š un fumetto vivente. Fossi in loro farei una puntata dedicata a lui, altro che Cagliostro.

9) Jane Alexander coi catafili nelle catacombe proibite di Parigi. Proibite al punto che Mistero manda in onda un servizio in prima serata, riprendendo le facce di chi l’accompagna (una legge del 1955 vieta d’entrare nei sotterranei). Ossa umane dappertutto, macabro. Jane racconta d’aver pensato: “Oddio, e poi come ne esco?”. Che coincidenza, i catafili della Ville LumiŠre han pensato: “Oddio, questa com’Š entrata?”.

10) Un bambino cinese con gli occhi azzurri che vede al buio come i gatti. Sempre per il principio del salto logico, “non si sa come mai, quindi Š un ibrido alieno“. Qui il vero mistero, per•, Š: ma Š necessario che a raccontarcelo sia Rachele Restivo appollaiata su un tetto di New York?

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Scritto da Style24.it Unit

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