Miss Italia, Mammucari, Medjugorje, Panettiere: un commento

Ogni tanto tra le mie mani finiscon quei giornaletti sfiziosi stile Telepi—, coi palinsesti tv della settimana incorniciati da servizi leggeri sui personaggi televisivi del momento. Sulla copertina dell’ultimo Telepi— campeggia la foto di Fabrizio Frizzi e di Patrizia Mirigliani, la figlia del patron di Miss Italia.

A parte la noia pazzesca che pu• colpire il pubblico al solo sentir parlar di Miss Italia, mi incuriosisce sempre il punto a cui si pu• arrivare pur di non ammettere che l’et… avanza: accanto alla foto (che vedete in alto) compaiono le date di nascita di entrambi (1958 per Frizzolone, 1956 per Patty), ma lei – a forza di photoshop e ritocchi – sembra sua figlia. Surreale.

La cosa sfiora il grottesco quando, sfogliando la rivista, ci si imbatte nell’intervista a Filippa Lagerback, classe 1973, che pare la zia zitella della Mirigliani.

   

L’estate, si sa, finisce quando in tv iniziano a passare gli spot delle raccolte a fascicoli di qualsiasi cosa: i soldatini, l’uncinetto, i gatti delle grandi guerre, le navi da costruire a mano (soli milleottocentoventisette pezzi in duecentotrentaquattro comode uscite!). L’ultima brillante idea in ordine di tempo Š quella di Medjugorje: 2,99 euri per le parole della Madonna. Era proprio ci• che uno strano tizio con la barba voleva dirci duemila anni fa, no? “Mi raccomando, facciamoci i soldi su ‘ste cose!“.

Ho notato che ultimamente le interviste ‘vip’ grondano di recriminazioni, frecciate amare e critiche ai colleghi. In quell’ambiente sta diventando una routine parlar male degli altri, invece che conversare del proprio lavoro e basta. Teo Mammucari, ad esempio, se la prende un po’ con tutti…

…Eh vabbŠ, se adesso anche Mammucari si mette a far la morale agli altri, siamo a posto.

Per finire, una chicca: Hayden Panettiere, attrice USA di chiare origini italiane, in tempo di crisi e di rischio default non teme affatto d’essere impudente chiedendo 30 dollari per un autografo e 45 dollari per una foto ad una convention a Toronto. Per me, che non ho mai capito quale sia il significato d’un autografo (a parte l’usarlo per losche operazioni bancarie) e dell’andare in brodo di giuggiole se si intravede un vip, la cosa folle Š che c’era davvero gente con la carta di credito in mano (vedi foto).

Scritto da Style24.it Unit

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