Mike Bongiorno è morto: il ricordo di Silvio Berlusconi e il sogno di Sky

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Mike Bongiorno è morto improvvisamente per un arresto cardiaco nella sua casa di Montecarlo. Aveva 85 anni. Silvio Berlusconi ha così commentato la sua scomparsa: "E' morto un grande amico". Mentre si attendono a breve le dichiarazioni dal mondo dello spettacolo, ricordiamo che il presentatore, al secolo Michael Nicholas Salvatore, è stato l'intrattenitore per eccellenza della televisione italiana, dalla Rai a Mediaset fino a Sky dove a breve sarebbe tornato con "RiSkyTutto" insieme a Fiorello.

Al cordoglio della famiglia si unisce anche padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, che ha dichiarato: Non lo conoscevo personalmente ma, come per ogni cristiano, pregherò per lui.

In attesa dei prossimi aggiornamenti, vi riportiamo la sua biografia, già aggiornata con la data di morte, tratta da Wikipedia:

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, più noto come Mike Bongiorno (New York, 26 maggio 1924 – Monte Carlo, 8 settembre 2009), è stato un conduttore televisivo statunitense naturalizzato italiano.

Insieme a Pippo Baudo, Corrado, Enzo Tortora e Raimondo Vianello, è stato tra i più noti volti della televisione italiana fin dalla sua nascita.

Italoamericano, figlio di madre torinese. Il nonno paterno, Michelangelo Bongiorno, era emigrato da Campofelice di Fitalia a quel tempo frazione di Mezzojuso in Sicilia, dove aveva una bottega. Tornò, ancora piccolo, con la madre a Torino, dove frequentò il liceo classico. Durante la seconda guerra mondiale, abbandonò gli studi e, grazie alla sua conoscenza dell'inglese, fu impiegato come staffetta per le comunicazioni tra Alleati e gruppi partigiani. Fu catturato dalla Gestapo e messo al muro per essere fucilato, ma si salvò perché fu perquisito e gli agenti tedeschi gli trovarono i documenti americani. Allora essi lo portarono nel carcere di San VittoreMilano, dove fu detenuto per 7 mesi, per poi venire deportato dapprima nel campo di transito di Bolzano (dove fu testimone delle atrocità commesse da Michael Seifert, alias "Misha"), poi nel campo di concentramento austriaco di Mauthausen. Fu liberato prima della fine del conflitto grazie ad uno scambio di prigionieri di guerra tra Stati Uniti e Germania. a

Tornò a New York, e dal 1946 lavorò presso la sede radiofonica del quotidiano Il progresso italo-americano. Con Corrado era il presentatore più popolare in Italia, ove, nel 1953, si trasferì per contribuire alla nascita della televisione. E, seppure Corrado apparve prima nelle trasmissioni sperimentali TV, dalla Triennale di Milano, fu Bongiorno a presentare la prima trasmissione in onda dalla TV di Stato italiana (RAI), cioè Arrivi e partenze.

Nel 1955/56 presentò alla radio il programma a quiz Il motivo in maschera, con l'orchestra diretta da Lelio Luttazzi. Sulla stessa falsariga, tra il 1967 e il 1970, Mike Bongiorno condurrà la trasmissione radiofonica pre-serale Ferma la musica!, con il complesso diretto inizialmente da Gorni Kramer e poi da Sauro Sili.

Nel 1955 Bongiorno recitò nel film Il prezzo della gloria e in alcuni fotoromanzi, e subito dopo lanciò il primo quiz della televisione italiana, Lascia o raddoppia? (versione italiana del quiz americano The 64.000 $ Question), contribuendo a far entrare il nuovo mass media nella cultura popolare di una nazione che, all'indomani della seconda guerra mondiale, stava subendo forti e radicali cambiamenti.

Agli inizi degli anni sessanta Umberto Eco gli dedica il celeberrimo saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno, nella quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata dal noto scrittore in maniera accademica. Umberto Eco rintracciava le radici profonde del successo di questo personaggio nella sua "mediocrità assoluta" grazie alla quale «lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti».[1]

Nel 1960 egli intraprende la conduzione del programma di successo Campanile sera, prosegue la sua carriera nel 1963 con la seguitissima trasmissione La fiera dei sogni e nel 1966 con Giochi in famiglia.

A partire dal 1963, ha condotto ben undici edizioni del Festival di Sanremo, l'ultima nel 1997 con Valeria Marini e Piero Chiambretti.

Atri quiz di grande successo dell'epoca Rai furono invece Rischiatutto, del 1970 e Scommettiamo?, del 1976.

Fu uno dei primi grandi conduttori a lavorare con le televisioni private e contribuì, con l'imprenditore Silvio Berlusconi, alla nascita della televisione commerciale (da sempre monopolio statale).Già nel 1979 condusse, su Telemilano (quella che poi sarebbe divenuta Canale 5), prima Milaninter club (una rassegna sportiva in onda dal 1978 al 1979), poi la trasmissione I sogni nel cassetto. L'ultima trasmissione in Rai fu Flash (1980/1982), dopodiché passò definitivamente al nuovo gruppo Mediaset per condurre trasmissioni che gli furono particolarmente congeniali: i telequiz Bis (1981) Superflash (1982), Pentathlon (1985), Telemike (1987), Tutti x uno (1992).

Dal 1989 al 2003 ha condotto La ruota della fortuna. In questa conduzione è stato affiancato da diverse vallette: la prima fu Ylenia Carrisi (figlia di Al Bano e Romina Power), Paola Barale, Antonella Elia, Claudia Grego, Miriana Trevisan e Nancy Comelli.

Nel 1993-1994 conduce Festival italiano su canale 5 (sulla falsariga del Festival di Sanremo) con Paola Barale (prima edizione) e Antonella Elia (seconda edizione).

Dal 1990 ha condotto Bravo Bravissimo e dal 1994 Viva Napoli, in entrambe le trasmissioni veniva spesso affiancato dalle vallette de La ruota della fortuna.

Nell'estate del 1999 e del 2000 ha condotto Momenti di gloria, insieme ad Ellen Hidding, trasmissione in cui cantanti non professionisti potevano incarnare il proprio cantante preferito.

Nel 2000 ha condotto su Canale 5, insieme ad Antonella Elia, Qua la zampa, trasmissione dedicata a cani, gatti e altri animali domestici.

Nell'estate del 2001 ha condotto Paperissima Sprint, al posto di Striscia la notizia, affiancato dal Gabibbo e di Antonella Mosetti.

Nelle ultime stagioni televisive Bongiorno si è dedicato alla conduzione di due quiz su Retequattro: Genius, un format televisivo dedicato ai ragazzi, e Il migliore.

È stato testimonial di alcune campagne pubblicitarie tra cui L'olio Cuore (insieme al figlio Leonardo) e Wind Infostrada insieme a Fiorello.

Ha conseguito il titolo di dottore presso l'università IULM di Milano nell'agosto del 2007.

Nel settembre 2007 è tornato in RAI per la conduzione della 68° edizione di Miss Italia su Rai Uno insieme a Loretta Goggi.

Dal 14 aprile 2008 conduce "L'Offerta del Mese" sul canale Mediashopping.

Il 20 marzo 2009, tramite un comunicato in risposta alle critiche che vedevano la sua partecipazione ad una promozione del nuovo show di Fiorello su SKY come un tradimento nei confronti di Mediaset, ha reso noto di non aver avuto rinnovato il contratto dall'azienda di Cologno a fine 2008, e di essere perciò libero di poter lavorare con chiunque. Tra le opportunità per Mike nel dopo-Mediaset ci sarebbe una partecipazione al Fiorello Show su Sky[2][3].

Il 26 marzo 2009 viene comunicato che Mike Bongiorno ha firmato un contratto con SKY, grazie al quale condurrà sul canale 109 SKY Uno 12 puntate del famoso quiz Rischiatutto [4]


L'8 settembre 2009 la stessa emittente SKY annuncia la sua improvvisa morte nella sua residenza di Montecarlo,all'età di 85 anni.

Le gaffes

Bongiorno era noto per i suoi numerosi strafalcioni. Giocando su questa propensione, Mike ha fatto delle gaffe una delle sue più riconoscibili caratteristiche di scena. Se agli inizi la diretta televisiva (RAI) impediva di evitare imprecisioni, con le registrazioni delle tv commerciali non vi sono dubbi circa l'uso mirato di questo modo di far spettacolo.

Una delle gaffes più note è in realtà – come riscontrabile presso gli archivi RAI[5] – una leggenda metropolitana che riferisce come, nella puntata del 16 luglio 1970 del telequiz Rischiatutto, la campionessa in carica Giuliana Longari sbagliò la risposta su una domanda di carattere ornitologico (secondo altre versioni, una domanda di Pittura su Paolo Uccello) ed il commento di Bongiorno fu: «Ahi! ahi! ahi! Signora Longari… Mi è caduta sull'uccello!».

La leggenda nasce probabilmente nel 1976 ad opera della trasmissione satirica L'altra domenica di Renzo Arbore, in cui il presunto incidente veniva usato nelle gag che ironizzavano sui quiz televisivi.

Le sue gaffe più popolari, probabilmente provocate anche dagli stessi autori e su cui lo stesso Mike gioca, derivano da facili doppi sensi, da storpiature di nomi propri, o da domande fuori luogo sulla vita privata dei concorrenti (tipico caso è il chiedere notizie sulla salute del marito ad una vedova).
Memorabile gaffe durante una puntata di Rischiatutto: in una domanda riguardante papa Paolo VI, stupito chiese: «Ma chi sarà questo signor Paolovi, del quale non ho mai sentito parlare?» In un'altra occasione lesse "Pio x" invece di "Pio Decimo".

Scritto da Style24.it Unit

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