Altre dichiarazioni “shock” di Mauro Marin, vincitore del Grande Fratello 10. Le definiscono “shock” perchè altrimenti nessuno ci farebbe caso, ovvio. Un po' come le foto, che devono essere sempre “hard” o “osè” per far clamore. O come i telegiornali, che se non inseriscono la dicitura “allarme”, “emergenza” o “crisi” prima del 90% delle notizie non sono soddisfatti.
Ad ogni modo, il buon Mauro se ne esce con queste affermazioni. In pratica annuncia al mondo d'essere stato (o d'esserlo ancora, chi lo sa?) matto da legare. Letteralmente.
A me 'ste cose danno sempre da pensare. Soprattutto quando saltano fuori poco prima che l'interessato, ad esempio, faccia uscire la sua autobiografia nelle librerie di mezza Italia.
Mauro ci racconta che è stato in cura in un ospedale psichiatrico per abuso di droghe, che veniva legato al letto, che indossava la famigerata camicia di forza. Il che è possibile, ci mancherebbe. Io però lo guardo, guardo la pubblicità che viene fatta su tutto questo, e rifletto sul livello – davvero infimo – della questione.
Sì, perchè i casi sono due, ed entrambi sono indice d'una società dotata di poco buon senso: se Mauro dice la verità, infatti, gli autori del programma fanno moderatamente schifo, visto che gettano in pasto al pubblico persone con seri problemi pur d'alzare lo share (ci avevano già provato nel GF9 col paranoide Paolo Mari e la narcisistica Federica). Se invece Mauro è un pallonaro e racconta balle, a fare moderatamente schifo è la pratica di sfruttare un tema delicato come quello della sanità mentale pur di richiamare l'attenzione della gente. Senza mai dimenticare la clamorosa sceneggiata del “finto stupro” che vedeva coinvolto proprio Mauro, di cui avevo ampiamente parlato qui.
In sintesi, chi è più matto? Lo scombinato Marin (che per rimanere a galla si svende pezzo dopo pezzo), il Grande Fratello (che spreme i concorrenti come limoni e sfrutta ogni orrore pur di fare audience), o il pubblico (che segue il tutto con viva e sconcertante soddisfazione)?
