Matrimonio a Parigi, Massimo Boldi: “Cappuccio, lasciami stare!”

Post in preparazione della visione serale di Matrimonio a Parigi. La polemica non cessa di infiammare gli animi dei contendenti: sarà un buon film? Il Cappuccio continuerà a vedersi gli horror? Scopritelo su Blogosfere Spettacoli

Stupefatto visiono il filmato riguardante la conferenza stampa di Matrimonio a Parigi, ultimo film di Massimo Boldi. A un certo punto la mia “nemesi” mediatica esclama le suddette parole, che non mi sono ignote, avendole sentite pronunciare molte volte da voci femminili, in genere seguite dal segnale di fine chiamata o da un sonoro ceffone: “Cappuccio, lascia stare Massimo Boldi! Dimentica Massimo Boldi!”

Leggermente scosso da brutti ricordi (alternativamente quelli riguardanti la rottura di cuori e le immagini di A Natale mi sposo) inizio a riflettere su quanto successo e realizzo che Massimo Boldi per me è una figura paterna.

Sì, perché la recensione del suo film precedente mi ha reso quello che sono oggi, mi ha indicato una strada (ancora da percorrere) e mi ha regalato un’identità, nonché un ulteriore aneddoto per fare colpo alle feste (anche se i risultati rimangano uguali a quelli descritti poco sopra).

Ed è giusto che io conceda al mio genitore cinematografico il meritato riposo, per cui prometto solennemente che mi terrò a distanza mediatica. Come ho in effetti fatto con questo post.

Ma stasera vado a vedere Matrimonio a Parigi, di cui non ho scritto la recensione, come afferma il cipollino, ma solamente ipotizzato qualche caratteristica. La curiosità è tanta: mi sto chiedendo infatti se le persone in sala continueranno a ridere, come avvenuto l’anno scorso, o se questa volta mi troverò dinanzi a un muro di indifferenza. In entrambi i casi, per ragioni diverse (la maturità del pubblico e la carriera di Boldi) mi rattristerei, devo confessarlo.

Ma bando alla malinconia (consiglio cinematografico: andate a vedere il film di quel pazzo di Lars von Trier): ci rivedremo presto, con la recensione di Matrimonio a Parigi!

Nel frattempo, GRAZIE BABBO!   

P.s. qui il video dell’intervista al cipollino nazionale

Scritto da Style24.it Unit

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