Lionel Dahmer: chi è il padre di Jeffrey Dahmer

Condividi

Era il 23 luglio 1991 quando Lionel Dahmer scoprì che suo figlio Jeffrey, il maggiore dei due, era uno degli assassini più spietati e inquietanti degli Stati Uniti.

La storia è raccontata anche nella serie che sta spopolando su Netflix e che ha titolo Dahmer – Mostro: la storia di Jefferey Dahmer.

Ora, però, sorge spontanea una domanda: che cosa sappiamo del padre e che fine ha fatto oggi, nel 2022?

Lionel Dahmer: tutto sul padre di Jeffrey Dahmer

Il padre di Jeffrey e di David Dahmer, Lionel Dahmer, oggi avrebbe 86 anni e vivrebbe ancora insieme alla sua seconda moglie (sposata nel 1978), Shari Jordan Dahmer, divenuta matrigna dei sue figli dopo il divorzio avvenuto con Joyce.

Durante la sua carriera, Lionel Dahmer ha lavorato essenzialmente come scittore e prima di buttarsi nel profondo mondo della scrittura e dell’editoria, aveva conseguito una laurea presso l’Università del Wisconsin (anno 1959) e alla Marquette University, conseguendo anche il Master of Science nel 1962.

Quattro anni dopo, nel 1966, ottiene anche il dottorato in Filosofia, ma comincia a lavorare in realtà come chimico ricercatore senior presso alcune famose aziende.

Una storia famigliare complessa, un matrimonio traballante giunto al divorzio dopo anni di difficoltà ed estremi alti e bassi: Lionel Dahmer si separa da Joyce, sua moglie, affetta da psicosi postpartum e dall’estrema fragilità psicologica. Dopo il divorzio con quest’ultima si innamora di un’altra donna, Shari, che diventerà a tutti gli effetti la matrigna dei figli, di Jeffrey in particolare, dato che il minore David era stato affidato alla madre biologica.

Purtroppo la vita di Lionel è stata letteralmente travolta quando, quel 21 luglio del 1991 venne a scoprire dei terribili crimini compiuti da Jeffrey: tutto gli crollò addosso.

Scosso dalla notizia, Lionel inizialmente ha evitato di parlare della faccenda del figlio, cercando di tenere per sé le sensazioni più dolorse e i commenti. Nonostante l’assurda situazione che stava vivendo, Lionel Dahmer ha sempre seguito il figlio durante tutto il processo, ma ogni volta rimaneva sempre più sconvolto dai dettagli raccapriccianti che venivano fuori (polaroid comprese).

Dopo la condanna rivolta a Jeffrey, Lionel Dahmer decise che era il giunto il momento di ripercorrere, step by step, tutti gli anni della vita del figlio: decise perciò di scrivere un libro intitolato A Father’s story. Durante la stesura del testo, Lionel Dahmer si rese conto che, effettivamente, molti comportamenti che il figlio aveva da piccolo potevano essere considerati anomali, o comunque, col senno di poi, potevano essere un concreto campanello d’allarme sulla sua condizione mentale.

Sono numerosi i dubbi che hanno afflitto Lionel Dahmer: poteva fare di più per Jeffrey? Avrebbe dovuto fare qualcosa per “salvarlo”? Si sarebbe dovuto accorgere dei problemi psicologici e delle “devianze” della sua mente? Anche a distanza di anni tali domande continuano incessamente a fare capolino senza esaurirsi; sono domande che devastano l’animo e che, con molte probabilità, rimaranno sospese nell’aria per sempre.

Durante la detenzione di Jeffrey Dahmer, Lionel e la moglie Shari erano soliti fare visita al giovane ragazzo, temendo notevolmente per la sua incolumità: timore che si è concretizzato nel novembre 1994, quando arrivò loro la notizia che Jeffrey era stato ucciso da un altro detenuto, di nome Christopher Scarver.

Nonostante la situazione difficile e la presa di coscienza che suo figlio Jeffrey, ora morto, fosse stato uno degli assassini più terrificanti degli ultimi tempi, Lionel Dahmer volle esaudire il desiderio che il ragazzo aveva espresso quando era in vita, cioè farsi cremare: desiderio esaudito.

Dopo la morte del figlio Lionel Dahmer è stato coinvolto in numerosi programmi televisivi e in altrettanti documentari, tra cui Biography, Dateline NBC, Dahmer on Dahmer: A serial Killer Speaks, Mind of a Monster e la più recente docu-serie Monster: The Jeffrey Dahmer Story.

Attualmente Lionel Dahmer vive in Ohio con la moglie Shari e dal 2020 cerca di vivere una vita fatta di privacy e di serenità, nonostante tutto e nonostante tutti.