Lil Nas X e le scarpe sataniche: la Nike lo cita per violazione del marchio

Arianna Giago

La mia passione è la comunicazione, la considero un'arte. Ho avuto esperienze come articolista web e come collaboratrice presso un giornale su carta stampata della mia zona, mestiere che mi ha insegnato molto, più di quanto possano fare i libri, e mi ha fatto capire che quella del giornalismo è più di una professione, ma una vera e propria vocazione. Raccontare le storie degli altri, per gli altri. Raccontare il mondo attraverso i nostri occhi, è un compito davvero importante.

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Il rapper Lil Nas X si trova al centro di una grossa polemica per la serie di scarpe con il marchio Nike che poco dopo il loro lancio, ha registrato il tutto esaurito.

L’azienda proprietaria del logo però non si è mostrata contenta del risultato ed ha accusato il giovane di violazione del marchio.

Pare che l’origine del problema sia nelle scarpe stesse, o meglio, nel messaggio che trasmettono e anche nella loro manifattura. Un insieme di fattori per cui si sono conquistate la nomea di “scarpe sataniche”.

La Nike contro Lil Nas X

Sul fianco riportano il numero 666 e il versetto della Bibbia Luca 10:18, in cui l’apostolo parla proprio di Satana.

Ma non solo, le scarpe in questione sono anche corredate da un pentacolo in bronzo e per non farsi mancare nulla, l’interno della suola contiene una goccia di sangue umano mischiato a del liquido rosso. Simbologie presenti anche sulla scatola stessa. Le scarpe vendute al “modico” prezzo di 1.018 dollari, sono andate subito in sold out.

Nonostante il successo però, la Nike, che ha prestato il proprio brand per la realizzazione delle scarpe di Lil Nas X, non avrebbe preso bene il fatto di essere accostata ad un paio di scarpe accusate da poitici e consumatori, di inneggiare al satanismo e ha reagito facendo causa al rapper per violazione del marchio, lo stesso giorno del rilascio sul mercato di queste.

Il sangue all’interno delle scarpe

Non è la prima volta che MSCHF, società che ha collaborato con il rapper per la realizzazione di queste particolari sneakers, si occupa di questo tipo di “personalizzazioni”.

La società aveva già prodotto una linea di scarpe totalmente opposta a quella pensata con Lil Nas X, ovvero le “Jesus Shoes”, che nella suola contenevano una goccia di acqua santa.

Tutto il contrario delle scarpe oggetto della discordia tra il rapper il famoso brand, che come abbiamo già detto, contengono invece sangue umano. Sangue donato proprio dai dipendenti della stessa MSCHF. Azienda non ceramente nuova alle provocazioni.

La reazione di Lil Nas X

Non è la prima volta che un brand collabora con un artista musicale. Abbiamo già visto, per esempio, Adidas con Beyoncé e Converse con Elettra Lamborghini. Collaborazioni con lo stesso epilogo di quella tra Lil Nas X e Nike però, sono molto rare, proprio perché il confine tra provocazione e scandalo è labile e, solitamente, si cerca di evitarlo.

Lil Nas X comunque, sembra aver preso bene il polverone innalzato da questa “diabolica” collaborazione, cogliendola come opportunità per la promozione del suo nuovo album.

Il rapper avrebbe infatti aperto un video di finte scuse, per poi mostrare una piccola parte di un videoclip di una sua canzone, in cui lo si vede , appunto, in compagnia di un diavolo.