Laura Chiatti contro Di Più e Sandro Mayer: “Si vergogni”

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Laura Chiatti contro Sandro Mayer ancora una volta: la pietra dello scandalo è ancora costituita dalle fotografie pubblicate la scorsa settimana sul settimanale di cronaca rosa e spettacolo Di Più.

Il primo screzio nacque intorno a una fotografia che ritraeva la Chiatti a figura intera, con un abito lungo che, almeno all’apparenza, lasciava intravedere una grossa pancia. Mayer sottolineava la grandezza del “pancione” senza avanzare ipotesi specifiche sulla sua origine: una nuova gravidanza? Un improvviso aumento di peso? La scorsa settimana la Chiatti ha voluto specificare che il suo ventre è piatto come prima delle tre gravidanze che ha sostenuto e che le foto fossero state modificate ad hoc per danneggiare la sua immagine.

Nel secondo round della disputa, l’attrice risponde alle dichiarazioni che Mayer riportato sul proprio giornale in merito alle fotografie della discordia.

Laura Chiatti contro Sandro Mayer

Nell’ultimo numero di Di Più Sandro Mayer ha affermato che tutte le fotografie di Laura Chiatti riportate dal settimanale di cui è direttore non sono affatto state ritoccate. Per dimostrarlo ripropone la “fotografia dello scandalo” in dimensioni maggiori, per dimostrare che non sono evidenti segni di ritocco o manipolazione grafica.

La difesa di Mayer non ha affatto convinto la Chiatti che, al contrario, ha reagito sui social in maniera ancora più violenta, utilizzando un linguaggio piuttosto forte in alcuni passaggi:

Signore col parrucchino, lei continua a dire che le foto sono reali. Io sorrido e mi posto. non amo denunce, o comunicati stampa… ma amo far vedere le cose per quelle che sono. Lei mi ha chiamato divetta e sostiene che io abbia bisogno di farmi pubblicità… Questo mi fa sorridere, perché ricordi che è lei che mi mette nel suo giornale di m…., non io che la chiamo per rilasciare interviste. Vada a vedere il mio curriculum, perché a differenza di tante divette, non posto i miei lavori per farmi pubblicità.

Laura Chiatti contro il body shaming

Dopo aver offeso a livello personale “il signore col parrucchino”, la Chiatti parte con una lunga filippica sui canoni di bellezza estetica imposti alle donne dai media.

A me interessa molto di più che lei si renda conto, che anche se la pancia fosse stata vera, lei non ha mandato un bel messaggio.

Scusi ma allora tutte le donne non in perfetta forma fisica, dovrebbero sentirsi delle m…de? Lei ha una grande responsabilità a livello di comunicazione e quello non era un bel messaggio. Ma non perché l’opinione pubblica possa pensare che io abbia la pancia, fossero questi i mali del mondo, ma perché ci sono ragazzine che si ammalano di una malattia chiamata ‘anoressia’ Persone come lei impongono prototipi di perfezione praticamente irraggiungibili, mortificando invece chi può avere meravigliosi difetti, che raccontano storie di vita, a volte belle come i parti. E purtroppo a volte anche brutte come malattie. Si vergogni, e si occupi ogni tanto di problemi seri, che il nostro paese ne è pieno.

Tornando un po’ indietro e rileggendo le dichiarazioni che la stessa Laura ha riportato sui propri social la scorsa settimana, nasce il dubbio legittimo che l’attrice abbia preso l’articolo di Mayer come un pericolo per la propria immagine professionale e che si sia affrettata a sbandierare ai quattro venti che lei, la pancia, non ce l’ha.

Tra l’altro ha anche affermato “stavo lavorando per una pubblicità, con quella pancia non avrei lavorato”, segno che (nonostante tutte le belle parole sull’accettazione delle imperfezioni) tenga moltissimo a utilizzare la propria forma fisica per essere pagata in qualità di modella e testimonial.